Eritrea Eritrea
Sig. Pettini
Le faccio una domanda, un religioso per lei è un cittadino o no? Può avere una sua opinione sulla situazione politica, economica ed culturale del suo paese? Ha il diritto di criticare le cose che non vanno del governo del paese? La da voi in Italia i religisi hanno il diritto di voto si o no? Hanno il diritto anche di esprimere le loro opinione non solo personale ma anche a nome della comunità che rapresentano.
Quindi non capisco perché questo non deve valere per i religiosi, qui i vari Keshi, diacon ortodossi fanno politica in Eritrea, perché se parlano i cattolici, o peggio le altre minoranza religiose deve essere considerato una prevaricazione del proprio mandato?
Perché il regime di Isaia mette le mani dentro la chiesa Ortodossa?
Tenta in tutti i modi fin'ora falliti nella chiesa cottolica e nelle altre conffessioni minoritarie.
Ovio fa gola le scuole e cliniche con fatica realisate dalla chiesa cattolica in Eritrea, il regime invece di pretendere di sotrare queste dovrebbe realizzare lui altre, dovrebbe incorraggiare la chiesa a fare altri, per il bene del popolo.Molti villaggi sono fosse per la chiesa cattolica sarebbero senza scuola, clinica, per fino l'acqua potabile. Quindi il popolo eritreo deve molto alla chiesa cattolica, non attacarla e confiscare i suoi beni materiali che sono strumenti per servire il popolo.
Patience postare argomenti di discussione e non link. Grazie
Stefano Pettini
Scusa, perché hai tolto il link che avevo messo? Preferisci un copia incolla di tutto il testo che occupa solo posto??
Patience no link no copia incolla. Grazie
Stefano Pettini
Articolo 18 Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
"Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti."
Voglio portare a conoscenza che il 19 settembre è stato pubblicato il report annuale riguardo la libertà religiosa nel mondo edito dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America.
L'Eritrea è al terz'ultimo posto a livello mondiale (ultimo fra gli Stati africani) per tutela della libertà religiosa. Le fanno compagnia Iran e Corea del Nord.
I motivi di questo non invidiabile piazzamento del governo Eritreo si possono andare a leggere nello stesso report.
Io voglio solo ricordare che, in questo preciso istante in cui io scrivo e nel quale voi leggerete, persone come me e voi si trovano rinchiuse nelle carceri (così come in altri Paesi del mondo) perché hanno voluto esprimere la loro fede, il loro pensiero, il loro culto. Un diritto riconosciuto come degno di tutela e fondante l'essere umano che il governo eritreo viola costantemente.
Tedros uno dei fratelli di mia moglie è diacono e avrebbe voluto dedicare la sua vita alla preghiera.
Da diversi anni sta svolgendo il national service e non se ne lamenta considerandolo comunque compatibile con la sua vocazione.
Certo preferirebbe stare accanto alla sua famiglia e assistere sua madre gravemente malata, ma nella vita non sempre le cose vanno come si vorrebbe.
La questione dei missionari tuttavia è diversa e di questo si discute nel 3d dedicato.
Stefano Pettini