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Re: Lettera al Direttore de la Repubblica

Sig cane libero
E mia convinzione che quello che lei ritiene la causa dell’ opinione sbagliata sull’eritrea da parte dell’europa sia errata, e per un semplice motivo che è forse ancora più sconcertante e sconfortante.
E’ semplicemente indifferente!!!
Contribuisce ad aggravare questo sentimento la lontananza del paese, l’accomunare l’eritrea al marasma della maggior parte dei popoli africani, la scarsa o nulla conoscenza del paese, l’instabilità dell’area

Aggiungo, la mancanza di materie prime, la cattiva reputazione che volenti o nolenti, per cause proprie o indirette vengono a lei deputate, lo stallo alle frontiere, le posizioni del goe, tutto ciò rendono scarsamente attraenti e motivanti le volontà di approfondire la già scarna conoscenza del paese, le sue esigenze, le sue rivendicazioni di essere rispettato nelle sue giuste richieste di tutela dei diritti territoriali.
Quanti in europa conoscono questo ultimo aspetto; ben pochi.

Inoltre che come ben sa, la forza contrattuale dell’europa è decisamente scarsa mentre è ben più pesante quella dell’america, un paese che è molto bravo a difendere i propri interessi fino ad arrivare in qualche caso, come da lei ricordato, a compiere azioni che potremmo definire criminali.
Ritengo anche che l’opinione pubblica europea totalmente presa ad occuparsi dei fatti propri nei tempi migliori e preoccupata del fosco destino futuro di oggi, avrà ancora di più opportunità di disinteressarsi sull’eritrea,
salvo ricordarsene quando esplodono improvvisamente episodi spiacevoli e dolorosi come quelli sui naufragi.
Questo è spiacevole da dirsi ma sono convinto sia realtà.

E’ questo uno dei motivi che mi spingono a insistere per una accelerazione allo sviluppo di attività nazionali.
Anche in collaborazione con gente di buona volontà perché no, in fondo non tutte le persone sono da tenere a distanza, da chiunque si possono ottenere idee o contributi fattivi alla costruzione dell’eritrea, bastano menti aperte e pragmatiche, patti chiari e rispettarli.

Da soli si può certamente camminare, in due forse si cammina meglio ma senza lavoro non c’è futuro che tenga.
Certamente servirà una classe dirigente all’altezza che sappia ben operare, che realizzi regole di interesse comune

Rendere veramente operativo il piano Free Zone è fondamentale, in questa area sarebbe possibile installare attività di trasformazione e riesportazione di merci con conseguente impiego di mano d’opera e di entrate in valuta.
Valuta da utilizzare per l’acquisto di quanto necessario, per garantire per esempio acqua ed elettricità
Perché è vero che le reti di distribuzione dell’energia elettrica esistono ma se manca il gasolio per i generatori esse sono inutili, sarebbero una realizzazione fallimentare.

E’ chiaro che servirà mano d’opera che verrà stornata dai confini, ma almeno in questo modo i giovani rimarranno in patria e non saranno dispersi comunque in terra straniera.
Si darà una prospettiva ai giovani che non sia solo quella della emigrazione clandestina.
Sarà preferibile questa soluzione piuttosto che vedere quanti sono i giovani eritrei che bivaccano ai giardini di porta venezia o no?

I territori occupati purtroppo lo sono da troppo tempo è vero, in tutte le occasioni non manco di perorare la giusta causa dell’eritrea, ma questo non può divenire un mantra, l’alibi della stagnazione di qualsiasi iniziativa di sviluppo economico.
Anche perché sono convinto che nessuno regalerà nulla ora all’eritrea, tutto quello che c’è da fare lo dovrete fare da soli.
Dai ragazzi forza e coraggio

Saluti

nessuno

Re: Lettera al Direttore de la Repubblica

In un momento dove la macchina manipolata dei media dell'occidente dipinge di colori offuscati l'Eritrea, (un paese di storia antica e molto ricca, integra ed indipendente), leggere le sue e battaglie caro Daniel wedi Korbaria, contro questo obbrobrio da la speranza di Resistenza.
Da altra parte, da persone come "don musie" cittadino eritreo, "uomo di dio", carismatico, ci si aspetta che facesse un negoziatore di pace come san Francesco e tutti gli "uomini di dio", imparziale e giusto. Se fa aiuti umanitari, senza fare audience ne pubblicità alcuna, e soprattutto non mirata a denigrare il governo del suo paese.
Comprendere che parte del suo paese è illegalmente occupato ad oggi da forze etiopiche nonostante la decisione del tribunale internazionale "definitiva e vincolante" (EEBC 2002); che causa la permanenza dei giovani del suo paese ad un servizio militare prolungato. Non condannare il governo etiopico per questo crimine e comprendere come unica causa del disagio creato all'Eritrea ed il suo popolo è come essere ciechi ed avere altri scopi.

un osservatore

cane libero