General Forum
Start a New Topic 
Author
Comment
View Entire Thread
Re: Golpe in Eritrea

Nessuno

Sono il primo ad essere d’accordo con lei sul fatto che la questione etiopica esiste e non minimizzo le loro inadempienze così come penso nessuno dei dimostranti disconosce.

Occorre però distinguere i due livelli una cosa è la questione etiopia un’altra è la situazione socio-economica interna all’eritrea, ed è a questa che i protestanti si riferiscono.

Il punto è che a un certo punto occorre un certo pragmatismo, bisogna prendere atto che nonostante i diritti eritrei lesi la forza che l’ eritrea è capace di svolgere nei confronti del resto del mondo per la difesa delle sue ragioni è pari a zero.

Senza offese per nessuno ritengo per quattro ragioni principali (tra le altre)
1- La gestione politica del goe-isaias, piaccia o non piaccia, non incontra il plauso dell’opinione pubblica
2- Evidentemente Badme non vale una messa per nessuno.
3- La bilancia economica e di mercato pende troppo verso l’etiopia
4- Peso economico e di numeri per il mercato mondiale troppo piccolo (alcune volte piccolo non è bello)

Non dimentichiamo che il numero di abitanti è quasi pari a una città come Milano e tende a scendere.

Posso anche ammettere che la nazione gendarme del mondo probabilmente avrebbe interesse a un controllo dell’area

E qui sta il punto il goe è stato per troppo tempo in difesa. Il continuo dover parare colpi ha avuto come risultato l’avvitamento verso la disastrosa situazione finale che sta sfilacciando il consenso della sua gente.

Il goe deve prendere atto che l’unità di intenti che ha avuto per la lotta per l’indipendenza difficilmente ora sarebbe ripetibile ancora sotto la sua guida sempre più messa in discussione.

Pur dando atto della volontà del goe.isaias di volere con determinazione i diritti territoriali, non può fondare la sua politica interna solo su di essi come ha fatto per 20 anni il punto di rottura interno si avvicina.
Ho già avuto modo di dire che dopo la guerra la questione trieste, rimasta aperta per circa 20 anni e che per certi versi è simile a quella etiopica, non ha impedito all’italia di sviluppare la sua economia fino a farla diventare tra le prime al mondo.

Il reagire scomposto del goe è nel metodo e nella direzione sbagliata, non è verso la sua gente che deve agire con rabbia e mezzi coercitivii, ma deve sapere trovare il coraggio di seguire quello che in origine è stata la sua stella polare, la National Charter.

Vedrà che potrebbe ancora recuperare il consenso delle nuove generazioni

Da non dimenticare mai, alla fine siamo tutti soli, oltre alle proteste, con pragmatismo si lavori, ci si emancipi da soli, solo su noi stessi possiamo contare.


Nessuno

Re: Golpe in Eritrea

Nessuno,
parafrasando una sua espressione le rispondo che: “L’agire scomposto del veterano di Assab e dei ragazzi che hanno fatto irruzione in alcune sedi diplomatiche, è nel metodo e nella direzione sbagliata, e che non è verso la sua gente che devono agire con rabbia e mezzi coercitivi, ma devono sapere trovare il coraggio di seguire quello che in origine è stata la sua stella polare, la National Charter”.

Questo per dire che se si vuole risultare convincenti come oppositori a un governo ritenuto coercitivo e autoritario, occorre agire con compostezza e autorevolezza secondo le regole democratiche che si vorrebbero difendere.

Ecco dunque l’esigenza di fondare organizzazioni e partiti in patria e all’estero intorno a personaggi di importante spessore culturale che sappiano fare proprie le istanze collettive dei dissidenti, far conoscere al mondo il numero reale di tali dissidenti, e il loro programma politico economico non già basato solo sulla National Charter o sulla Costituzione, che sono linee guida, ma su un ben articolato programma tecnico operativo.

Siamo tutti in trepidante attesa.

Stefano Pettini

Re: Golpe in Eritrea

Pettini

Relativamente alla sua prima parte mi permetto di replicare che se la forma della protesta non è stata di certo urbana essa è la diretta conseguenza dell’atmosfera che si respira in patria, d’altronde altri metodi democratici erano già stati effettuati vedi i G 15 ad esempio, i risultati sono da tutti conosciuti.

Certo che i mezzi per perseguire risultati democratici a cui si aspira dovrebbero essere ben altri, sono perfettamente d’accordo con lei, ma concorderà che oggi in patria l’agire pacifista non è tanto facile.

La seconda sua parte mi trova consenziente, anch’io auspico una convergenza di persone in grado di proporre idee per il progresso sociale ed economico dell’eritrea, oserei dire che è fondamentale.

Va da sé che occorrerebbe partire dalle fondamenta dello stato e questo già sarebbe un bel successo realizzarlo, se poi anche il goe desse il suo contributo sarebbe il massimo.
In questo modo la compattezza spirituale degli eritrei avrebbe ancora modo di essere esplicitata al mondo.

nessuno

Re: Golpe in Eritrea

Volevo intervenire solo per fare una piccola precisazione anche se ormai ritengo l’argomento irrilevante:il veterano di guerra conosciuto per le sue imprese eroiche ad Assab durante la guerra 1998-2000, il col. Osman Saleh non ha nulla a che fare con i fatti del 21 Gennaio scorso. La persona coinvolta in quella facenda e`un omonimo con grado di capitano.

Cordiali saluti,

Halewa Sewra

Re: Golpe in Eritrea

Anche a me risulta la stessa cosa, tuttavia bisogna dire che gni giorno si vengono a sapere nuovi dettagli della sciagurata impresa oramai denominata "Operazione Forto".

Al momento sembra sempre più definita la teoria che le reponsabilità sarebbero da ricercare in un numero ristretto di persone di secondo piano fra le quali spiccherebbe il nome di un governatore di regione come unico nome eccellente.

Indipendentemente comunque dalle responsabilità dirette quello che è importante sottolineare ancora una volta è il comportamento assolutamente composto ed esemplare della popolazione eritrea, a tutti i livelli anche istituzionali, grazie al quale un evento potenzialmente pericoloso per la pace sociale non ha avuto alcuna conseguenza negativa.

Enorme invece il danno di immagine per l'Eritrea che ne derivato indirettamente per effetto dell'immediata campagna di strumentalizzazione e disinformazione attivata da forze che per i loro scopi speculano su ogni possibile argomento che abbia attinenza con il paese.


Stefano Pettini


Re: Golpe in Eritrea

Sinceramente: com'è la situazione?

Re: Golpe in Eritrea

la situazione? tutte rose e fiori si stà meglio di quando si stava peggio ma peggio di quando si stava meglio

Re: Golpe in Eritrea

AGAME'
la situazione? tutte rose e fiori si stà meglio di quando si stava peggio ma peggio di quando si stava meglio


Sig. AGAME' lei e' stato chiarissimo: solo un piccolo particolare non mi e' chiaro!
Quando e' che si stava meglio e quando si stava peggio?

Re: Golpe in Eritrea

MOLTI DEI PARTECIPANTI A QUESTO FORUM HANNO UNA CARATTERISTICA IN COMUNE: LANCIANO IL SASSO E NASCONDONO LA MANO!!!DOPO LA PRIMA CAZZATA SPARISCONO.