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Re: missionari

http://it.radiovaticana.va/news/2012/12/01/eritrea:__aiuto_alla_chiesa_che_soffre__racconta_le_difficolt%C3%A0_della_c/it1-643704



Eritrea: "Aiuto alla Chiesa che Soffre" racconta le difficoltà della comunità cristiana


In Eritrea - evidenzia il Rapporto 2012 sulla libertà religiosa nel mondo di "Aiuto alla Chiesa che Soffre" (Acs) - il personale religioso non può esimersi dagli obblighi di leva. Ai sacerdoti e ai seminaristi cattolici è concessa la possibilità di sostituire il servizio militare con un anno di servizio civile, ma sono in molti ad essere trattenuti oltre il termine previsto. Nel 2011 solo la ferma opposizione della Chiesa e la pressione diplomatica esercitata da alcuni Paesi - fra cui l’Italia - hanno impedito ad Asmara di chiamare sotto le armi seminaristi, parroci, religiosi e religiose cattolici sotto i 30 anni. La fonte anonima denuncia inoltre ad Acs gli ostacoli incontrati quotidianamente dalla Chiesa cattolica nel portare avanti il suo lavoro pastorale e caritativo. In Eritrea i cristiani – in maggioranza ortodossi - rappresentano il 47,3% della popolazione, i musulmani il 49,2%. I cattolici sono appena il 4%, ma l’opera della Chiesa è come sempre rivolta a tutti. (L.F.)

Re: missionari

Caro Derres,
adesso ci tiri fuori la crisi economica... Prima il disastro eritreo si giustificava con Bush, prima ancora con l'Etiopia, prima ancora con Menghestu e prima prima ancora con la colonizzazione italiana.

Direi che è giunto il momento di fare le vittime e di dare la colpa agli altri. Direi che è ora di smettere di trovare per i problemi attuali cause vecchie di decenni.

Siete nella "m" dalla punta dei capelli alla punta dei piedi e ci rimarrete ancora a lungo se non vi date una svegliata alla svelta. Mi spiace parlare in questi termini e giuro di non voler offendere nessuno. Però sono stufo dei delle solite parole.

Re: missionari

L'Eritrea per la sua posizione geografica è stata da sempre ambita. Marco non sei d'accordo che l'amministrazione Bush ha causato danni non solo in Eritrei ma in molte altri parti del mondo? Sostieni che l'Etiopia di Haile Sillasie e di Menghistu Hailemariam non abbiano causati danni all'Eritrea.
Vuoi dire che la crisi economica e sociale in Eritrea non è stata causata dalla volontà dell'amministrazione Bush che ha commissionato la guerra iniziata nel Maggio 1998? La tensione militare in atto dal 2000 per bloccare l'economia del paese ed impegnare nella difesa l'Eritrea se non ti è chiaro non hai capito un bel niente.
Abbiamo liberato il nostro paese nel maggio 1991 e dopo due anni ci fu il referendum nel 1993. Abbiamo avuto cinque anni di pace. Non abbiamo chiesto imprestiti dal banche mondiali. Solo con le rimesse e gli investimenti degli emigrati eritrei il Paese aveva cominciato a crescere ricostruendo il paese distrutto dai nostri colonizzatori. Hanno voluto bloccare la nostra crescita. E questo non è una barzelletta ma una storia vera. Sappiamo che possiamo contare sulle nostre forze e non stiamo lavorando.
Abbiamo passati momenti peggiori.

Re: missionari

Salve,
vi ho proposto uno stralcio di una enciclica papale molto significativa riguardo l'evangelizzazione dell'Africa.
Anche se l'Eritrea ha conosciuto il cristianesimo prima dell'episodio evangelico dell'Eunuco e di Filippo, penso Chiesa Copta poteva assolevere al suo mandato senza colonizzazioni cattoliche romane e poi protestanti.

Non ho letto commenti in merito alla citata enciclica.

Voglio proporvi un altro documento, più recente, di cui molti di noi possono avere memoria, chissà che qualcuno abbia voglia di commentare...

FONTE: AFRICAMAAT

I missionari hanno davvero evangelizzato i Negri o hanno molto semplicemente servito gli interessi delle potenze coloniali?

Per farci un'idea sul ruolo dei missionari all'epoca coloniale, volgiamo l'attenzione sulla dichiarazione fatta nel 1920 da Jules Renquin, ministro delle colonie belghe nel Congo belga .

Questo fu il suo discorso di benvenuto ai missionari arrivati in Africa in quella data:

“Reverendi padri e cari compatrioti, siate i benvenuti nella nostra seconda patria, il Congo belga.

Il compito che siete invitati a svolgere è molto delicato e richiede molto tatto. Sacerdoti, voi certo venite per evangelizzare. Ma questa evangelizzazione deve ispirarsi al nostro grande principio: tutto innanzitutto per gli interessi della metropoli (il Belgio).

Lo scopo essenziale della vostra missione non è affatto di insegnare ai neri a conoscere Dio. Lo conoscono già. Parlano e si sottomettono a uno Nzambé o a un Nvindi-Mukulu e a chi so io. Sanno che uccidere, rubare, calunniare, ingiuriare è sbagliato.

Abbiate il coraggio di riconoscerlo, non venite per insegnare loro ciò che già sanno. Il vostro ruolo è essenzialmente quello di facilitare il compito degli amministratori e degli industriali. Ciò significa che interpreterete il vangelo nel modo che meglio serva i nostri interessi in questa parte del mondo.

Per farlo, baderete fra le altre cose a:

- Fare in modo che i selvaggi si disinteressino delle ricchezze materiali di cui trabocca il loro suolo e sottosuolo, per evitare che interessandosene ci facciano concorrenza e sognino un giorno di farci sloggiare. La vostra conoscenza del Vangelo vi permetterà di trovare facilmente dei testi che raccomandano e fanno amare la povertà. Ad esempio: “ Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli” e “E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio”. Farete quindi di tutto affinché questi Negri abbiano paura di arricchirsi se vorranno meritare il cielo.

- Contenerli per evitare che si rivoltino. Gli amministratori come gli industriali si vedranno obbligati di tanto in tanto, per farsi temere, a ricorrere alla violenza (ingiuriare, picchiare..). Bisognerà che i Negri non replichino o nutriscano sentimenti di vendetta. A questo fine, insegnerete loro a sopportare tutto. Commenterete e li inviterete a seguire l'esempio di tutti i santi che hanno porto l'altra guancia, che hanno perdonato le offese, che hanno accolto senza trasalire gli sputi e gli insulti.

- Allontanarli da e far loro disprezzare tutto ciò che potrebbe donar loro il coraggio di affrontarci. Mi riferisco particolarmente ai loro numerosi feticci di guerra che essi pretendono che li rendano invulnerabili. Dato che i vecchi non intenderanno abbandonarli, poiché presto scompariranno, la vostra azione deve indirizzarsi soprattutto ai giovani.

- Insistere particolarmente su sottomissione e obbedienza cieche. Queste virtù sono meglio seguite in assenza di spirito critico. Quindi evitate di sviluppare uno spirito critico nelle vostre scuole.

- Insegnate loro a credere, non a ragionare. Istituite per loro un sistema di confessione che farà di voi dei buoni detective per denunciare qualsiasi nero che sviluppi una presa di coscienza e che rivendichi l'indipendenza nazionale.

- Insegnate loro una dottrina di cui voi stessi non metterete in pratica i principi. E se vi chiederanno perché vi comportiate contrariamente a ciò che predicate, rispondete loro “voi neri, seguite quello che vi diciamo e non quello che facciamo”. E se replicassero facendovi notare che una fede senza la pratica è una fede meno forte, arrabbiatevi e rispondete “beati coloro che credono senza protestare”.

- Dite loro che le loro statuette sono l'opera di Satana. Confiscatele e riempite i nostri musei (...) Fate dimenticare ai neri i loro antenati.

- Non porgete mai una sedia a un nero che venga a farvi visita (...) Non invitatelo mai a cena, neanche se uccide per voi una gallina tutte le volte che andate da lui. Non date mai del voi a un nero, poiché si crederebbe uguale al bianco.

- Considerate tutti i neri come bambini (...) esigete che vi chiamino tutti “padre mio” (...).

Sono questi, Cari compatrioti, alcuni dei principi che applicherete senza pecca. Ne troverete molti altri nei libri e nei testi che vi saranno dati alla fine di questa seduta. Il re attribuisce molta importanza alla vostra missione.
Inoltre ha deciso di fare di tutto per facilitarla. Godrete dell'ampia protezione di cui godono gli amministratori.

Riceverete del denaro per le vostre opere evangeliche e per i vostri spostamenti”.

Questo dice tutto!

Referenze bibliografiche:
Avenir colonial Belge, n° del 30 ottobre 1921 Bruxelles

Fonte : www.africamaat.com
Link : http://www.africamaat.com/Le-veritable-role-des
12.02.07

Re: missionari

Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi avevamo la terra.

Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra.

Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya dopo l'indipendenza

Re: missionari

E' molto comodo dare la colpa agli altri delle propie incapacità, senza considerare che gli errori di solito si commettono insime e che molto difficilmente una sola delle parti è colpevole di tutto quanto gli viene ascritto.

Re: missionari

Signor Moretti,
non ho capito bene la sua risposta, forse per incapacità, ma mi piacerebbe leggere un suo commeto preciso e chiaro sui due documenti che ho postato. La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Martino

Re: missionari

Caro Martino

non ho commentato il tuo primo appunto sull'evangelizzazione dell'Africa, lo conoscevo e mi vergogno a volte di essere Europeo; questo secondo, invece non lo conoscevo ma sicuramente l'evangelizzazione nel terzo mondo non è mai stato un programma in funzione di chi viveva in quei luoghi ma in funzione di chi li ha occupati; penso che nessuno oggi possa mettere in discussione il fatto che ciò che la chiesa (particolarmente quella cattolica ma non solo) ha fatto di buono in tali paesi, non compensa neppure minimamente i danni che ha fatto, nella distruzione di culture indigene, nell'aiutare i colonizzatori nello sfruttamento delle riorse (umane e naturali) e nel perseguitare coloro che la pensavano diversamente.
Pur cercando di credere, con mille difficoltà, non posso immaginare che il vero Dio si sia manifestato solo per le popolazioni semitiche e non per tutto il resto del mondo, quindi, sarò sempre convinto che tutti gli uomini di buona volontà, qualsiasi sia il loro credo, sono più vicini a Dio di tanti "esperti e rappresentanti di Dio" che da tanto tempo vivono in ambienti dorati, fanno eccellenti affari e sono molto simili ai mercanti che Gesù, senza grande successo, tentò di cacciare dal tempio
Ciò nulla toglie al fatto che molti, singoli missionari, mandando al diavolo tutte le disposizioni che giungevano dall'alto, hanno cercato di fare ciò che si doveva, e cioè aiutare senza imporre ma semplicemente ascoltando le esigenze. Da questi e solo da questi possiamo imparare qualcosa
saluti

Re: missionari

Caro Claudio,
sono d'accordo con lei per quanto riguarda tanti missionari che lavorano con abnegazione e che sono per lo più sconosciuti perché non mettano "targhe" e spesso sono resi invisibili dalle stesse gerarchie religiose.
Ma uqello che in questo forum mi sorprende che chi lancia accuse pesantissime contro governanti che probabilmente non conosce con certezze inossidabili, tace sui documenti da me postati riguardo la cosiddetta evangelizzazione rifiutandosi di dare un giudizio in merito. Sono dispossto a comprendere anche delle giustificazioni di tipo storico, ma almeno risponedere!
O siamo al negazionismo?
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Caro Martino
ricordi che, purtroppo, chi è certo delle SUE verità in genere o aggredisce o sfugge al confronto; lo si vede bene in tutti gli integralismi, da quello cattolico a quello evangelico americano, a quello islamico, a quello induista! Nella conoscenza obiettiva, nella tolleranza e nella comprensione delle emozioni dell'altro stà il progresso della società..... ma purtroppo vedo che stiamo andando nella direzione opposta: io ho ragione e tutti gli altri sono delinquenti assassini e stupratori: la paura al servizio dell'intolleranza!! stiamo tornando drammaticamente indietro e pare che a nessuno importi un gran chè
Saluti

Re: missionari

La questione dei missionari nel mondo è complessa e controversa e difficilmente si arriverà mai a tracciare un bilancio definitivo che tenga conto di quanto positivo o negativo sia stato il loro impatto con le popolazioni presso le quali si insediarono.

Osservando invece in particolare l’Eritrea il fenomeno dei missionari mostra dei contorni molto ben definiti e il suo fallimento si può riassumere in una sostanziale incapacità da parte dei religiosi di condividere le scelte del popolo eritreo impegnato nella lotta per l'indipendenza del proprio paese, da loro ritenuta una inutile e pericolosa sfida all’autorità della grande Etiopia e destinata al fallimento.

In buona sostanza l’atteggiamento dei missionari è sempre stato filo etiopico tanto che nei lunghi anni della guerra per l’indipendenza non hanno mai preso le parti della gente eritrea continuando a beneficiare dei vantaggi offerti dal mantenimento di buone relazioni con gli invasori.

La liberazione dell’Eritrea e l’ottenimento dell’indipendenza è stato per i religiosi un evento inaspettato, e per certi versi traumatico, che ha dato inizio a un periodo di incertezza durato fino alla nuova invasione etiopica del 1998 quando si erano riaccese le loro speranze circa un ritorno allo stato di cose precedente molto più congeniale al loro modo di agire.

Il tempo ha dimostrato quanto illusorie fossero queste loro aspettative e quanto il loro atteggiamento avesse minato in profondità l’indispensabile rapporto fiduciario con il popolo eritreo.

Stefano Pettini

Re: missionari

mi trova perfettamente dacordo; ho avuto la stessa percezione, colloquiando con missionari cattolici sul posto; diverso ovviamente l'atteggiamento dei religiosi eritrei, alcuni ed alcune hanno anche combattuto nell'Esercito di liberazione

Re: missionari

Sono ancora in attesa di un commento sui miei post del 22 aprile e del 4 maggio: ci snono dei problemi?
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Salve a tutti!!Premetto che e` la prima volta che scrivo in questo Forum. Quindi grazie per l'opportunita`.volevo condividere con tutti voi questo documentario sull'operato di alcuni missionari "cristiani" in certe parti d'Africa. Questo caso e`pertinente all'Etiopia ,dove numerose associazioni NGO,congregazioni religiose etc. vengono lasciate operare incondizionatamente. Spero che faccia riflettere un po`... spero anche che il fatto che il doc. sia in lingua Inglese non scoraggi qualcuno alla visione del filmato. Purtroppo di vero Giornalismo investigativo di questi tempi in Italia non se ne vede molto..specialmente in riguardo all'Africa.
cordiali saluti,
Fuzum.

http://www.youtube.com/watch?v=iQoqih4iTss

Re: missionari

Fra i 155 commenti al filmato se ne legge uno chiarificatore: "Il governo etiopico è corrotto e cose del genere in Eritrea non potrebbero mai accadere. Godetevi l'essere gli schiavi dell'occidente".

Tuttavia va detto che in Eritrea i missionari che si occupano degli orfani non hanno mai neanche proposto pratiche del genere, ma solo le adozioni a distanza che non turbano l'equilibrio dei piccoli e grandi (fino a 16 anni) senza padre a senza madre.

Comunque in Eritrea si considerano orfani anche i bambini privi del solo genitore che con il suo lavoro garantiva la sussistenza della famiglia e in quel caso la famiglia residua viene aiutata a domicilio.

In Eritrea le persone non sono numeri e la loro dignità è al centro delle attività sociali.


Stefano Pettini