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aggressione etiopia

Dai miei precedenti post si evince con certezza la mia lontananza dalle posizioni del goe, che svariate volte ho criticato e con molta probabilità continuerò a farlo, ma
la recente notizia che l’esercito etiopico sia ulteriormente penetrato in territorio eritreo compiendo una evidente aggressione che sicuramente ha causato morti e feriti non mi lascia indifferente.
Voglio esprimere la mia condanna per questo atto di violenza inaccettabile, la mia vicinanza e il mio supporto al popolo eritreo per questa ulteriore dimostrazione di insensato uso della forza contro di esso.
Qualunque siano le motivazioni addotte, sempre che siano supportate da fatti veri, non giustificano tali prese di posizione.
Le dichiarazioni della dirigenza etiopica al riguardo mi sembrano alquanto pretestuose, senza nessuna prova a supporto di quanto asserito e viziate da preconcetti se non addirittura avvenimenti volutamente ricercati e da tempo minacciati
Nel contempo mi lascia perplesso l’assenza di commenti e di prese di posizione da parte dell’opinione pubblica in generale di condanna dell’aggressione effettuata dall’esercito etiopico.
Nessuno

Re: aggressione etiopia

La recente aggressione etiopica è odiosa non solo per l'efferatezza del gesto, ma soprattutto per il modo arrogante e spregiudicato con il quale è stata presentata dal suo ministero degli affari esteri che evidentemente è consapevole di non dover temere conseguenze a livello internazionale.

In realtà come era facile aspettarsi non solo non si sono registrate proteste da parte della comunità internazionale, come avvenuto nei confronti dell'Eritrea in occasione di fatti minori e mai dimostrati, ma non sono giunte neanche condanne dagli organismi internazionali preposti e men che mai dalla stampa di solito molto attenta a censurare l'Eritrea.

Poteva essere l'occasione per riportare l'Etiopia all'ordine imponendole anche il rispetto delle determinazioni della Boundary Commission che comprendevano la liberazione delle aree a sovranità eritrea occupate militarmente e amministrativamente dagli etiopici, e invece...

Nulla di tutto questo è avvenuto e l'Eritrea una volta di più ha avuto la conferma che non esiste una giustizia internazionale affidabile e che il mondo è ancora diviso in carnefici e vittime sacrificali.

In questo spirito di perenne incertezza deve agire il GoE ed è mio parere che tutto sommato alla luce dei risultati si può dire che contrapponendo i macroscopici errori in alcuni settori ai successi coseguiti in altri, il bilancio finale è buono e accettabile.

Non posso negare che questo mio giudizio è comunque condizionato dall'ammirazione che provo per un popolo e una dirigenza che pur fra mille e pesantissime difficoltà riesce dimostrare dignità, impegno, coerenza e persevera, che vorrei tanto avessero alcuni nostri beneamati compatrioti.

I recenti casi del declino berlusconiano e dello scandalo della Lega, accompagnati dalle convulsioni economiche della nostra italietta sono solo alcuni esempi del tragico gap etico che ci separa dagli eritrei.

Stefano Pettini

Re: aggressione etiopia

Sono certo che sarà d’accordo nell’affermare che nulla nasce dal caso, e che le decisioni politiche di una dirigenza prese al presente determinano nel bene e nel male le condizioni di vita di un popolo e del futuro di esso.
Nel caso dell’italietta i vizi e difetti attuali non sono altro che l’evidenza di errori, resi ancora più esplosivi dalla grave crisi economica mondiale, che hanno origini, dal mio punto di vista, nella realizzazione della architettura dello stato dopo la IIWW tutta improntata a impedire una futura presenza di uomini forti al potere.
Ciò ha reso l’organo principe di rappresentanza della volontà del popolo ossia il parlamento impossibilitato a essere incisivo e rapido nell’esercitare le funzioni di governo a chiunque ne sia a capo, sia esso berlusconi, la sinistra o la destra.
Non rappresenta una sorpresa il recente scandalicchio della lega, altri ben più gravi scandali di ogni parte politica sono successi in epoche diverse e a cadenza regolare. E fintanto non si modificherà quanto da me premesso presumo succederanno ancora.
Chiusa la parentesi
Sono altresì convinto che errori politici del passato/presente del goe hanno contribuito all’evoluzione della disgustosa aggressione etiopica nei confronti dell’eritrea.
Era chiaro che accortisi del loro errore politico nell’accettare il patto di algeri, con la scusante di occupare una parte di territorio eritreo gli etiopici avevano in realtà la volontà di mantenere sotto pressione la dirigenza eritrea per ottenere future concessioni riguardanti il porto di assab per loro vitale.
Con l’attuale situazione stagnante, che tra l’altro favorisce il mantenimento del ferreo potere di isaisas, il rischio di perdere assab è reale.
È mia opinione che la dirigenza eritrea pur avendo tutti i diritti di richiedere il rispetto degli accordi agli organismi internazionali preposti, avrebbe dovuto operare in modo più pragmatico e accorto.
Per esempio anzichè impantanarsi in una situazione di instabilità totale chiudendosi a riccio e isolandosi da tutti avrebbe dovuto aprirsi realizzando zone economiche di interesse globali.
La presenza di imprese straniere sarebbe un forte deterrente alle pretese etiopiche oltre che a creare sviluppo economico locale.
La sua posizione geografica lo consentirebbe , certo sono consapevole che il dogma continuamente sbandierato da isaias è quello di non farsi colonizzare, in astratto ha un senso, ma in un mondo globalizzato come l’attuale affermarlo è una pura utopia.
Gli interscambi di materiali e di persone in quantità oramai sono così elevati che tutti i paesi sono destinati a diventare un melting pot, che si voglia o no.
Saggio sarebbe riuscire a gestire questi eventi.
Purtroppo modificare la linea politica fin qui perseguita da isaias e menes per loro non sarà facile.
Presumo che nulla cambierà fino ache non si realizzeranno le condizioni per un cambiamento generazionale al potere sia in eritrea che in etiopia.

nessuno

Re: aggressione etiopia

Sono sostanzialmente d'accordo con quanto affermato da Nessuno tuttavia diversamente da lui sono convinto che l'Etiopia da sempre non miri alla sola Assab, ma all'intera Eritrea rea, nella sua presupponenza, di una sorta di lesa maestà.

Per il resto da osservatore super partes continuo a entusiasmarmi per il rigore morale che continua a caratterizzare il popolo eritreo che non è stato nemmeno sfiorato dalle tragedie sociali che hanno caratterizzato la recente storia di molti paesi africani e dell'altra sponda del Mar Rosso.

Stefano Pettini

Re: aggressione etiopia

Cercando di analizzare con pragmatismo la questione, troppo evidenti sono le superiori alternative agricole, minerarie, di popolazione , di mercato in generale, in sintesi di economia globale attuale e in prospettiva, oltre che militare che l’etiopia può vantare nei confronti dell’eritrea.
infatti moltissimi erano i prodotti che essa importava e la sua economia di sussistenza dipendeva (e dipende) fortemente se non esclusivamente dall’etiopia.
Non mi sembra che l’eritrea in questo momento storico sia nella condizione di imporre la sua economia all’etiopia, tutt’altro.
Per contro una sola cosa hanno gli eritrei che interessa fortemente all’etiopia, l’accesso al mare, ovvero assab
lo confermano le operazioni militari che stanno svolgendo in somalia dove cercano di ottenere lo stesso risultato.
Resto anche fermamente convinto che l’etiopia in questo momento non ha nessun motivo di ripetere l’errore di una occupazione territoriale dell’eritrea, non avrà e non ha nessun interesse a farsi trascinare in una occupazione militare dell’eritrea troppo rischiosa, dispendiosa, difficile da mantenere, politicamente
svantaggiosa, ha più interesse a indebolirla economicamente e politicamente per raggiungere il suo scopo magari attraverso manovre destabilizzanti verso la dirigenza.
In questo il goe la sta aiutando enormemente con la sua politica attendistica come succube degli eventi, e intrisa di fatalismo che inevitabilmente lascia in mano all’avversario l’iniziativa,
Meglio farebbe a capovolgere le cose, e lo ripeto, intraprendere altre vie in special modo di carattere politico economico e di sviluppo sociale.
Non si dovrebbe inventare nulla, già tutto è stato realizzato basterebbe applicare la costituzione
o comunque andare verso di essa magari gestendo la transizione in modo corretto.
Purtroppo le decisioni intraprese da questa dirigenza non vanno in questa direzioni e sono sempre più improntate a rendere impossibile questa eventualità.
In questa fase servirebbe all’eritrea che isaias con coraggio dia slancio a quello che a suo tempo ha contribuito a redigere e che ora ostinatamente si rifiuta di applicare.

nessuno