Qualunque sia l'atteggiamento filosofico nei confronti del termine democrazia nella attuale situazione dell'Eritrea non vi è nulla che possa giustificare l'affermazione che in "Eritrea l'unica salvezza è la fuga".
Di tutto ciò che ha detto Stefano, ribadisco la assoluta sicurezza nel viaggiare in Eritrea; mi pare veramente di dubbia serietà il comportamento dell'assicurazione in questione!! E' molto più facile fare indigestione di piombo in una citta USA o, peggio, della Thailandia o di alcuni paesi sudamericani che in qualsiasi luogo dell'Eritrea
Quando in ballo la vita, si l'unica salvezza è la fuga.
Chi si sente perseguitato,
chi non ha diritto di cittadinanza nel caso di testtimoni di Geova,
Chi non ha il diritto di manifestare il suo dissenso politico, come tanti che ora sono in prigione
chi gli è negato di fare il suo lavoro come nel caso dei tanti giornalisti
resta unica strada quella di fugire da chi tenta di soffocarti
Tedros guardiamo in faccia alla realtà; lei conosce bene quanto me i migranti clandestini eritrei e sa che non sono ne tesimoni di geova, ne giornalisti, ne men che mai perseguitati politici.
Nella media sono giovani che non hanno fatto nulla per il loro paese, a cominciare da Sawa.
Lasci perdere le facili parole e si assuma la responsabilità morale della condizione nella quale si trovano i suoi connazionali nel Sinai.
Se avessero dato retta a me ora si troverebbero in una condizione infinitamente migliore.
Non governo io il paese che mi devo assumere responssabilità morale di tutto questo, lo dica al suo amico Isaia che governa il nostro paese.
Non gli ho pagato io il viaggio a questi connazionali, lo dica ai loro famigliari.
Dato che ora sono in grave situazione però è dovere di tutti noi aiutarli, la speculazione filosofica, politica che fa lei non gli salverà la vita.
Tedros non è bello tirarsi indietro quando arriva il momento di pagare il conto.
Chi incoraggia, sovvenziona, organizza e sfrutta i poveri illusi ai quali viene fatto credere che al di fuori del loro paese esista il Bengodi è totalmente colpevole del loro destino.
Tirare dentro il governo eritreo è stupido e pretestuoso.
Il dovere di tutti noi è quello di aiutare e sostenere tutti quelli che sono rimasti in patria a lavorare per la crescita della nazione.