Gentilissimi, mi presento mi chiamo Luca e abito a Genova.
Avrei una richiesta di informazioni.
A febbraio vorrei andare ad Asmara per sposare una bellissima e dolcissima ragazza eritrea.
Prima di tutto vorrei chiedere quali documenti sono necessari per questa pratica ed eventualmente dove potermi rivolgere per sbrigare queste pratiche.
Per ultima cosa, ma forse la piu importante:
Lei purtroppo è ancora vincolata al servizio militare di leva e vorrei sapere se contraendo matrimonio sia possibile per lei trasferirsi in Italia con me e in che misura e in che tempi.
Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
Rispettosi saluti
Luca
I documenti necessari sono gli stessi che servono per sposarsi in Italia: stato libero, residenza, stato di famiglia.
In alcuni comuni viene rilasciato un documento unico che prende il nome di nulla osta matrimoniale.
Il documento o i documenti vanno vidimati per autentica e presentati presso il consolato eritreo di Milano per il riconoscimento della autentica.
Una volta arrivati ad Asmara occorre per prima cosa andare all'ufficio degli affari consolari eritreo e allegare la traduzione giurata in tigrino di tali documenti.
Fatto questo occorre andare alla zoba di residenza della sposa con due testimoni e si può procedere al matrimonio.
Successivamente i documenti vanno trasmessi al comune per le registrazioni e per ottenere in busta chiusa i documenti da trasmettere per la richiesta di congedo dal servizio militare.
Ottenuto il congedo ci si deve rivolgere agli uffici dell'immigration per ottenere passaporto ed exit visa.
Se si ottengono passaporto ed exit visa ci si deve rivolgere alla ambasciata italiana in Asmara per il visto di ingresso per ricongiungimento familiare.
Prevedere i tempi non è facile così come, a causa delle variabili individuali, non è possibile prevedere se ognuna delle istanze presentate andrà a buon fine.
Grazie infinite per la risposta celere e dettagliata.
FArò una stampa di questo post.
Per quanto riguarda la faccenda del servizio militare pensa ci siano problemi?
Ringrazio ancora per le informazioni dettagliate.
Un ultima domanda poi interverrò negli altri post per ricevere altre informazioni.
Per quanto riguarda le varie pratiche, Lei mi ha detto che dipende dai singoli casi.
Quali potrebbero essere le varianti per cui le nostre pratiche potrebbero essere eventualmente bocciate?
Vorrei essere preparato a tutto qualora sorgessero difficoltà.
Nell'aprile scorso ad esempio l'immigration ha per ragioni interne sospeso il rilascio dei visti di uscita per molti giorni.
L'amico che era con me ha rischiato fino all'ultimo giorno utile prima del volo per l'Italia di non poter portare con se la moglie appena sposata .
La questione si è risolta spontaneamente, ma il rischio è stato quello di doverla lasciare in Eritrea fino a quando non fosse ricominciato il rilascio dei visti.
Seccante ma non drammatico.
Questo era solo un esempio naturalmente, i problemi potrebbero essere altri, diversi e non prevedibili.
Si seccante decisamente...
beh mi auguro che non mi accada qualcosa di simile!
Comunque la terrò aggiornata se la questione la interessa.
Ho letto in qualche post che Lei sarà in Asmara verso febbraio marzo?
Se fosse cosi sarebbe per me un piacere ed un onore invitarla al mio matrimonio
La mia ragazza mi dice che non è possibile per lei lasciare l'eritrea nemmeno dopo il matrimonio. Mi ha detto che è possibile lasciare l'eritrea solo se si è sposati prima del 1998. cosa posso dirle per rassicurarla?
spero che le abbiano riportato una notizia falsa.
presto sarò in Asmara e potrò finalmente capire bene la situazione.
Grazie di nuovo per le risposte celeri ed esaustive
Gentile signor Salvo,
le chiedo gentilmente come ha fatto per ottenere il permesso per recarsi oltre keren verso il Sudan. Io ho sempre desiderato andare ma mi è sempre stato detto che ai turisti è vietato andare da quelle parti. Lei come ha fatto? Hanno riaperto la zona?
Moretti il sig. Salvo ha scritto un articolo su un sito web e io trovandolo interessante l'ho ripreso.
Difficilmente il sig. Salvo leggerà questa sua richiesta quindi se permette proverò a risponderle al suo posto.
Le limitazioni alla circolazione previste per i turisti sono di carattere generale e motivate da ragioni di sicurezza, tuttavia non è difficile in casi particolari ottenere permessi speciali quando motivati.
Un esempio potrebbe essere se si è italiani di origine eritrea e si desiderasse rivedere la terra dove si è nati o dove risiedeva la famiglia di nascita.
Oppure se ci si recasse in Eritrea nell'ambito di progetti a carattere agrario o relativi all'irrigazione e si desiderasse approfondire la conoscenza dei progetti in corso nel paese, o se si fosse comunque professionisti nel settore e si desiderasse offrire il proprio contributo in fatto di progettazione e strategia di coltivazione.
O se si svolgessero ricerche a livello universitario nell'ambito di un progetto approvato dietro presentazione di credenziali.
dall'articolo da lei pubblicato sembrava che il Signor Salvo fosse un semplice turista. Riguardo alla sua origine eritrea dovrebbe essere lei a dircelo, visto che comunque sarebbe quanto meno cortese chiedere di poter pubblicare un intervento a chi lo ha scritto prima di pubblicarolo.
Moretti quando trovo un articolo interessante su internet e desidero pubblicarlo per prima cosa verifico se è protetto da copyright o da specifiche condizioni per la sua riproduzione, e se questo è il caso chiedo permesso scritto all’autore e ne conservo una copia.
Se viceversa il sito o l’articolo stesso non risultano vincolati da disposizioni particolari seguo le normali regole di “netiquette” che prevedono la copia integrale o parziale dell’articolo senza modificazioni che ne alterino il significato originale, la citazione dell’autore e della fonte, e il link per l’accesso diretto all’articolo nella sua pubblicazione originale.
Naturalmente come ben specificato nelle “disclaimer” sono sempre pronto a rimuovere immediatamente qualunque articolo l’autore ritenesse di non voler vedere pubblicato su Eritrea Eritrea.
Se lei avesse desiderato chiarimenti dall’autore in merito alle modalità di ottenimento del visto per l’area Gash Barca, avrebbe dovuto chiederli direttamente a lui utilizzando il link che non ho mancato di includere come sempre in calce all’articolo stesso, ma lei non lo ha fatto preferendo importunare ancora una volta i lettori di questo forum con argomenti pretestuosi.
Per pura cortesia e per dimostrarle che esiste una risposta a qualunque domanda onesta, ho voluto comunque rispondere alla sua, ma ancora una volta leggendo la sua risposta ho avuto la conferma che tentare di interloquire con lei è solo tempo perso.
Con il Santo Natale oramai prossimo mi auguro sentitamente che Nostro Signore nella Sua infinità bontà possa trovare il modo di indicarle la retta via che, come disse il sommo poeta, pare lei abbia da tempo smarrita.
vorrei sapere quali sono quei beni che non riescono a soddisfare i requisiti di legge e che sono sono soggetti a essere confiscati dal Dipartimento Tasse della dogana.
cordialmente
Martino
caro Martino,
sicuramente Pettini le sciorinerà una serie di informazioni che io non sono in grado di darle. Ma visto che parlo per esperienza le dio quanto capitato a me:
Prima di mandare qualcosa in Eritrea verifichi sempre da fonti eritree se quel qualcosa che intende mandare è accettato: sia per il tipo di materiale sia per la natura del mittente e del destinatario. Infatti non esistendo una Legge scritta, in Eritrea tutto è sottoposto all'autoritarismo di chi in quel momento esercita le funzioni amministrative. Non si stupisca, quindi, se oggi non è permesso far entrare qualcosa che domani sarà invece possibile far passare. E fra un mese...? Chi lo sa!
Martino diversamente da quanto afferma Moretti esiste un ben preciso elenco reperibile presso i consolati e le ambasciate eritree riguardante il tipo di beni sottoposti al pagamento di tasse doganali e le rispettive quantità.
In ogni caso la puntualizzazione riguardava l'obbligo, uguale a quello di tutte le amministrazioni postali, di dichiarare il contenuto dei pacchi da e per l'Eritrea indipendentemente dal fatto che poi questi siano soggetti a tassazione o meno.
Sig. Pettini, grazie per la risposta. Sono d'accordo con lei che ogni pacco debba essere accompagnato dall'elenco del contenuto, come succede dappertutto.
Cordialmente
Martino
buonasera a tutti anche io ho avuto qualche problema con la spedizione di pacchi, un bel po' di tempo fa ne ho spedito uno che però non è mai arrivato, eppure non conteneva nulla di strano, ho guardato sui vari siti ma non ho trovato da nessuna parte una lista con cosa è ammesso e cosa no.
Ho chiamato così degli amici in Eritrea ma mi hanno detto di lasciar perdere perchè confiscano tutto...... non mi sembra molto civile
comunque domani provo a chiamare il consolato eritreo