Eritrea Eritrea
Salve a tutti, mi chiamo Filippo, ho 26 anni e vivo a Pisa. Ho sempre avuto un grande interesse per la storia e le problematiche del Terzo Mondo e l'Africa, insieme all'America Latina e all'Asia, è uno dei continenti che ho nel mio cuore. Non ci sono dubbi che l'Eritrea sia un paese che goda delle mie più calde simpatie. Fino ad oggi sono capitato di tanto in tanto in questo sito, leggendo gli articoli e gli editoriali, che ho sempre trovato molto ben fatti e ricchi d'informazioni. Adesso vorrei partecipare più attivamente, scrivendo anche nel forum, perchè il popolo e la terra dell'Eritrea sono come vi dicevo nel mio cuore. Spero davvero di poter visitare molto presto l'Eritrea.
F.
Filippo ben venuto nel forum di Eritrea Eritrea.
Ho letto con interesse il suo blog e il particolare l’articolo: “L’Eritrea e le bugie del Corriere della Sera” tuttavia ho rilevato alcune inesattezze che a mio parere andrebbero corrette.
Lei afferma:
- …risulta che l'Eritrea non abbia mai attaccato nè Gibuti nè lo Yemen…
Nel 1995 c’è stato un confronto armato per il possesso delle Isole Hanisch (Yemen) che si è concluso con la accettazione dell’Eritrea di un verdetto di una commissione internazionale.
- … guerra, con l'Etiopia, nel '99-2000…
La guerra si è svolta tra il 98 e il 2000
- …A quel tempo Afewerki e Zenawi erano alleati contro il regime di Menghistu e insieme, nel '91, marciarono su Asmara e Addis Abeba...
Isaias è entrato in Asmara da solo e le sue truppe hanno raggiunto Addis Abeba insieme a quelle del TPLF alle quali fornirono l’indispensabile appoggio della artiglieria pesante; Zenawe non è entrato in Eritrea
- …Afewerki è vittima di numerosi attentati (in uno di essi ha anche perso una gamba)...
Isaias cammina ancora su tutte e due le sue gambe e non è rimasto vittima di numerosi attentati. Vero è che in passato c'è stato un ristretto numero di attentati portati comunque dall’esterno in occasione dei suoi viaggi nei pressi dei confini. La questione dei presunti numerosi attentati all’interno dell’Eritrea viene strumentalizzata nel tentativo di dimostrare una presunta ostilità della gente eritrea nei suoi confronti.
-…Risulta infatti che i cosiddetti "giornalisti stranieri che hanno osato criticare il regime, ripagati con una condanna di morte in contumacia" fossero in realtà funzionari dell'ambasciata statunitense che appoggiavano e pianificavano operazioni terroristiche in loco…
I giornalisti arrestati erano tutti eritrei privi di un qualsiasi titolo professionale tranne un diploma frutto di un corso accelerato offerto dalla ambasciata Usa della quale erano dipendenti con varie mansioni inclusa quella di giardiniere. Il loro arresto dipese dalla loro impossibilità di dimostrare da dove provenissero i fondi con i quali gestivano le loro attività editoriali e a causa dei loro rapporti con forze straniere ostili al paese.
- …"G-15", un'organizzazione parallela e finanziata dagli USA...
I G15 più che una organizzazione è stato un gruppo di funzionari che si è rivelato implicato in attività di intelligenza con il nemico, che tradotto significa alto tradimento
-…La comunità eritrea in Italia, al pari di tutte le altre, è fortemente divisa...
La comunità degli eritrei che rappresenta la diaspora storica degli eritrei è al contrario di tutte le altre estremamente coesa e anche se questo non significa che tutti abbiano la stessa opinione, certamente tutti sacrificano la propria individualità per il bene comune del paese.
-…L'Eritrea è vittima di un embargo internazionale…
L’unico embargo internazionale nei confronti dell’Eritrea è quello americano sulle armi voluto solo per pura forma dal momento che gli eritrei non hanno mai acquistato armi dagli Usa
-…Questa è invece la risposta di Stefano Petrini...
Il mio cognome è Pettini
Stefano Pettini
Signor Pettini la ringrazio per la buona accoglienza e le precisazioni. Mi cospargo il capo di cenere per aver sbagliato il suo cognome, mettendo una R al posto della T: non me ne ero proprio accorto, credevo di aver scritto il cognome correttamente.
Sul fatto che Afewerki avesse perso una gamba, me lo aveva raccontato un eritreo che conobbi lo scorso anno e che mi parlò dell'Eritrea e del suo presidente con grande ammirazione. Però non ci siamo capiti benissimo perchè il suo italiano non era perfetto e abbiamo parlato solo per pochi minuti, senza possibilità di approfondire. Sono dunque contento che Afewerki non abbia perso una gamba, così come sia scampato agli attentati.
La ringrazio ancora per l'apprezzamento nei confronti del mio blog, F.