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Re: missionari

Ma che posti avete visto? Mi potete dire dove siete andati così questa estate mi vado a fare anche io una vacanza nel confort e relax...!

Io sapevo di hotel chiusi, di permessi di transito interni inottenibili e della compagnia Eritrean Airlines che ha chiuso i battenti. E' cambiato tutto in un mese? Datemi notizie in modo che io stesso mi possa preparare per il mio prossimo viaggio.

Re: missionari

Semplice, sono andato all'Ufficio per il turismo e ho avuto in giornata il permesso di andare in tutte le località consentite, e non sono poche, per il resto rispetto le loro regole.
In albergo ho trvato posto, come sempre.
Sono andato al mercato e ho trovato tutto normale, forse i prezzi un po' più cari, come dappertutto nel mondo-
La vigilia di Pasqua Asmara era piena di gente che vendeva e comprava cibi di ogni qualità, verdure, cereali, uova, ecc. Molte pecore, capretti, addirittura vitelli magari insieme ad altre famiglie, da macellare a casa. Forse i più poveri si accontentavano di una gallina, come del resto anch'io di solito sono costretto ad accontentarmi.
Con questo non voglio negare che le difficoltà in Eritrea sono tante e grandi, ma non meno che in altri Paesi.
Cordialmente
Martino

Re: missionari

confermo ciò che dice Martino, inoltre mi sono informato per organizzare un viaggio alle isole del mar rosso e non ho avuto problemi di sorta con l'ufficio turistico di Asmara, l'unico problema è che il permesso deve essere fatto a Massawa per motivi organizzativi riguardo i trasporti marittimi.
confermo comunque la non operatività della Eritrean Airway che viene sostituita nei voli dalla EgyptAir cperfettamente funzionanti.
Gli alberghi sono tutti aperti e i ristoranti offrono una cucina povera ma gradevole.
Il comfort non è di standard europeo ma per chi ama viaggiare e conoscere le persone e vivere con loro è più che sufficiente
cari saluti

Re: missionari

Caro Claudio,
il "modesto albergo" in cui alloggio quando sono in Asmara, per me, che non posso permettermi nulla in Europa, è da lusso, il servizio ottimo, e quasi me ne vergogno.
Cordialmente
Bruno

Re: missionari

Caro Martino

anche per me il confort è di buon livello, ma sembra che per molti lo standard minimo per muoversi è quello di un Villaggio Franco Rosso a Sharm e quindi.... non voglio creare troppe illusioni.
Gli alberghi sono vramente confortevoli, l'unico problema a volte è la difficoltà per i loro gestori a recuperare i manutentori, professioni purtroppo rare in Eritrea (ma a volte anche in Italia)
un caro saluto

Re: missionari

Salve,
vi ho proposto uno stralcio di una enciclica papale molto significativa riguardo l'evangelizzazione dell'Africa.
Anche se l'Eritrea ha conosciuto il cristianesimo prima dell'episodio evangelico dell'Eunuco e di Filippo, penso Chiesa Copta poteva assolevere al suo mandato senza colonizzazioni cattoliche romane e poi protestanti.

Non ho letto commenti in merito alla citata enciclica.

Voglio proporvi un altro documento, più recente, di cui molti di noi possono avere memoria, chissà che qualcuno abbia voglia di commentare...

FONTE: AFRICAMAAT

I missionari hanno davvero evangelizzato i Negri o hanno molto semplicemente servito gli interessi delle potenze coloniali?

Per farci un'idea sul ruolo dei missionari all'epoca coloniale, volgiamo l'attenzione sulla dichiarazione fatta nel 1920 da Jules Renquin, ministro delle colonie belghe nel Congo belga .

Questo fu il suo discorso di benvenuto ai missionari arrivati in Africa in quella data:

“Reverendi padri e cari compatrioti, siate i benvenuti nella nostra seconda patria, il Congo belga.

Il compito che siete invitati a svolgere è molto delicato e richiede molto tatto. Sacerdoti, voi certo venite per evangelizzare. Ma questa evangelizzazione deve ispirarsi al nostro grande principio: tutto innanzitutto per gli interessi della metropoli (il Belgio).

Lo scopo essenziale della vostra missione non è affatto di insegnare ai neri a conoscere Dio. Lo conoscono già. Parlano e si sottomettono a uno Nzambé o a un Nvindi-Mukulu e a chi so io. Sanno che uccidere, rubare, calunniare, ingiuriare è sbagliato.

Abbiate il coraggio di riconoscerlo, non venite per insegnare loro ciò che già sanno. Il vostro ruolo è essenzialmente quello di facilitare il compito degli amministratori e degli industriali. Ciò significa che interpreterete il vangelo nel modo che meglio serva i nostri interessi in questa parte del mondo.

Per farlo, baderete fra le altre cose a:

- Fare in modo che i selvaggi si disinteressino delle ricchezze materiali di cui trabocca il loro suolo e sottosuolo, per evitare che interessandosene ci facciano concorrenza e sognino un giorno di farci sloggiare. La vostra conoscenza del Vangelo vi permetterà di trovare facilmente dei testi che raccomandano e fanno amare la povertà. Ad esempio: “ Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli” e “E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno di Dio”. Farete quindi di tutto affinché questi Negri abbiano paura di arricchirsi se vorranno meritare il cielo.

- Contenerli per evitare che si rivoltino. Gli amministratori come gli industriali si vedranno obbligati di tanto in tanto, per farsi temere, a ricorrere alla violenza (ingiuriare, picchiare..). Bisognerà che i Negri non replichino o nutriscano sentimenti di vendetta. A questo fine, insegnerete loro a sopportare tutto. Commenterete e li inviterete a seguire l'esempio di tutti i santi che hanno porto l'altra guancia, che hanno perdonato le offese, che hanno accolto senza trasalire gli sputi e gli insulti.

- Allontanarli da e far loro disprezzare tutto ciò che potrebbe donar loro il coraggio di affrontarci. Mi riferisco particolarmente ai loro numerosi feticci di guerra che essi pretendono che li rendano invulnerabili. Dato che i vecchi non intenderanno abbandonarli, poiché presto scompariranno, la vostra azione deve indirizzarsi soprattutto ai giovani.

- Insistere particolarmente su sottomissione e obbedienza cieche. Queste virtù sono meglio seguite in assenza di spirito critico. Quindi evitate di sviluppare uno spirito critico nelle vostre scuole.

- Insegnate loro a credere, non a ragionare. Istituite per loro un sistema di confessione che farà di voi dei buoni detective per denunciare qualsiasi nero che sviluppi una presa di coscienza e che rivendichi l'indipendenza nazionale.

- Insegnate loro una dottrina di cui voi stessi non metterete in pratica i principi. E se vi chiederanno perché vi comportiate contrariamente a ciò che predicate, rispondete loro “voi neri, seguite quello che vi diciamo e non quello che facciamo”. E se replicassero facendovi notare che una fede senza la pratica è una fede meno forte, arrabbiatevi e rispondete “beati coloro che credono senza protestare”.

- Dite loro che le loro statuette sono l'opera di Satana. Confiscatele e riempite i nostri musei (...) Fate dimenticare ai neri i loro antenati.

- Non porgete mai una sedia a un nero che venga a farvi visita (...) Non invitatelo mai a cena, neanche se uccide per voi una gallina tutte le volte che andate da lui. Non date mai del voi a un nero, poiché si crederebbe uguale al bianco.

- Considerate tutti i neri come bambini (...) esigete che vi chiamino tutti “padre mio” (...).

Sono questi, Cari compatrioti, alcuni dei principi che applicherete senza pecca. Ne troverete molti altri nei libri e nei testi che vi saranno dati alla fine di questa seduta. Il re attribuisce molta importanza alla vostra missione.
Inoltre ha deciso di fare di tutto per facilitarla. Godrete dell'ampia protezione di cui godono gli amministratori.

Riceverete del denaro per le vostre opere evangeliche e per i vostri spostamenti”.

Questo dice tutto!

Referenze bibliografiche:
Avenir colonial Belge, n° del 30 ottobre 1921 Bruxelles

Fonte : www.africamaat.com
Link : http://www.africamaat.com/Le-veritable-role-des
12.02.07

Re: missionari

Quando i missionari vennero per la prima volta nella nostra terra, loro avevano le Bibbie e noi avevamo la terra.

Cinquant'anni dopo, noi avevamo le Bibbie e loro avevano la terra.

Jomo Kenyatta, primo presidente del Kenya dopo l'indipendenza

Re: missionari

E' molto comodo dare la colpa agli altri delle propie incapacità, senza considerare che gli errori di solito si commettono insime e che molto difficilmente una sola delle parti è colpevole di tutto quanto gli viene ascritto.

Re: missionari

Signor Moretti,
non ho capito bene la sua risposta, forse per incapacità, ma mi piacerebbe leggere un suo commeto preciso e chiaro sui due documenti che ho postato. La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
Martino

Re: missionari

Caro Martino

non ho commentato il tuo primo appunto sull'evangelizzazione dell'Africa, lo conoscevo e mi vergogno a volte di essere Europeo; questo secondo, invece non lo conoscevo ma sicuramente l'evangelizzazione nel terzo mondo non è mai stato un programma in funzione di chi viveva in quei luoghi ma in funzione di chi li ha occupati; penso che nessuno oggi possa mettere in discussione il fatto che ciò che la chiesa (particolarmente quella cattolica ma non solo) ha fatto di buono in tali paesi, non compensa neppure minimamente i danni che ha fatto, nella distruzione di culture indigene, nell'aiutare i colonizzatori nello sfruttamento delle riorse (umane e naturali) e nel perseguitare coloro che la pensavano diversamente.
Pur cercando di credere, con mille difficoltà, non posso immaginare che il vero Dio si sia manifestato solo per le popolazioni semitiche e non per tutto il resto del mondo, quindi, sarò sempre convinto che tutti gli uomini di buona volontà, qualsiasi sia il loro credo, sono più vicini a Dio di tanti "esperti e rappresentanti di Dio" che da tanto tempo vivono in ambienti dorati, fanno eccellenti affari e sono molto simili ai mercanti che Gesù, senza grande successo, tentò di cacciare dal tempio
Ciò nulla toglie al fatto che molti, singoli missionari, mandando al diavolo tutte le disposizioni che giungevano dall'alto, hanno cercato di fare ciò che si doveva, e cioè aiutare senza imporre ma semplicemente ascoltando le esigenze. Da questi e solo da questi possiamo imparare qualcosa
saluti

Re: missionari

Caro Claudio,
sono d'accordo con lei per quanto riguarda tanti missionari che lavorano con abnegazione e che sono per lo più sconosciuti perché non mettano "targhe" e spesso sono resi invisibili dalle stesse gerarchie religiose.
Ma uqello che in questo forum mi sorprende che chi lancia accuse pesantissime contro governanti che probabilmente non conosce con certezze inossidabili, tace sui documenti da me postati riguardo la cosiddetta evangelizzazione rifiutandosi di dare un giudizio in merito. Sono dispossto a comprendere anche delle giustificazioni di tipo storico, ma almeno risponedere!
O siamo al negazionismo?
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Caro Martino
ricordi che, purtroppo, chi è certo delle SUE verità in genere o aggredisce o sfugge al confronto; lo si vede bene in tutti gli integralismi, da quello cattolico a quello evangelico americano, a quello islamico, a quello induista! Nella conoscenza obiettiva, nella tolleranza e nella comprensione delle emozioni dell'altro stà il progresso della società..... ma purtroppo vedo che stiamo andando nella direzione opposta: io ho ragione e tutti gli altri sono delinquenti assassini e stupratori: la paura al servizio dell'intolleranza!! stiamo tornando drammaticamente indietro e pare che a nessuno importi un gran chè
Saluti

Re: missionari

La questione dei missionari nel mondo è complessa e controversa e difficilmente si arriverà mai a tracciare un bilancio definitivo che tenga conto di quanto positivo o negativo sia stato il loro impatto con le popolazioni presso le quali si insediarono.

Osservando invece in particolare l’Eritrea il fenomeno dei missionari mostra dei contorni molto ben definiti e il suo fallimento si può riassumere in una sostanziale incapacità da parte dei religiosi di condividere le scelte del popolo eritreo impegnato nella lotta per l'indipendenza del proprio paese, da loro ritenuta una inutile e pericolosa sfida all’autorità della grande Etiopia e destinata al fallimento.

In buona sostanza l’atteggiamento dei missionari è sempre stato filo etiopico tanto che nei lunghi anni della guerra per l’indipendenza non hanno mai preso le parti della gente eritrea continuando a beneficiare dei vantaggi offerti dal mantenimento di buone relazioni con gli invasori.

La liberazione dell’Eritrea e l’ottenimento dell’indipendenza è stato per i religiosi un evento inaspettato, e per certi versi traumatico, che ha dato inizio a un periodo di incertezza durato fino alla nuova invasione etiopica del 1998 quando si erano riaccese le loro speranze circa un ritorno allo stato di cose precedente molto più congeniale al loro modo di agire.

Il tempo ha dimostrato quanto illusorie fossero queste loro aspettative e quanto il loro atteggiamento avesse minato in profondità l’indispensabile rapporto fiduciario con il popolo eritreo.

Stefano Pettini

Re: missionari

mi trova perfettamente dacordo; ho avuto la stessa percezione, colloquiando con missionari cattolici sul posto; diverso ovviamente l'atteggiamento dei religiosi eritrei, alcuni ed alcune hanno anche combattuto nell'Esercito di liberazione

Re: missionari

Sono ancora in attesa di un commento sui miei post del 22 aprile e del 4 maggio: ci snono dei problemi?
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Salve a tutti!!Premetto che e` la prima volta che scrivo in questo Forum. Quindi grazie per l'opportunita`.volevo condividere con tutti voi questo documentario sull'operato di alcuni missionari "cristiani" in certe parti d'Africa. Questo caso e`pertinente all'Etiopia ,dove numerose associazioni NGO,congregazioni religiose etc. vengono lasciate operare incondizionatamente. Spero che faccia riflettere un po`... spero anche che il fatto che il doc. sia in lingua Inglese non scoraggi qualcuno alla visione del filmato. Purtroppo di vero Giornalismo investigativo di questi tempi in Italia non se ne vede molto..specialmente in riguardo all'Africa.
cordiali saluti,
Fuzum.

http://www.youtube.com/watch?v=iQoqih4iTss

Re: missionari

Fra i 155 commenti al filmato se ne legge uno chiarificatore: "Il governo etiopico è corrotto e cose del genere in Eritrea non potrebbero mai accadere. Godetevi l'essere gli schiavi dell'occidente".

Tuttavia va detto che in Eritrea i missionari che si occupano degli orfani non hanno mai neanche proposto pratiche del genere, ma solo le adozioni a distanza che non turbano l'equilibrio dei piccoli e grandi (fino a 16 anni) senza padre a senza madre.

Comunque in Eritrea si considerano orfani anche i bambini privi del solo genitore che con il suo lavoro garantiva la sussistenza della famiglia e in quel caso la famiglia residua viene aiutata a domicilio.

In Eritrea le persone non sono numeri e la loro dignità è al centro delle attività sociali.


Stefano Pettini

Re: missionari

Sig. Deres Araya,
I missionari non sono dei bracci mecanici o dei moderni schiavi che devonno attenersi alle sue pretese. I missionari ha no compiti pastorali, sociali e culturali quindi con pieno diritto di dire quello che penssano sulla situazione del paese dove stanno operando, se neccessario criticare il regime digoverno quando lede i diritti delle presone.
Dai vostri ragionamenti pretedete che i missionari siano muti, cechi difronte a tutto quello che succede nel paese.
No signori devono dire e difendere la dignità e i diritti della gente per cui sono li presenti.

Re: missionari

I missionari in Eritrea hanno da tempo concluso la loro opera apostolica e ora è tempo che lascino il campo ai religiosi locali che professano il culto tradizionale del paese.

Naturalmente non ci sarebbe stata una particolare ragione per accelerare i tempi naturali di questa sorta di passaggio di consegne se a guastare i rapporti non ci fosse stata una tendenza filoetiopica così marcata da parte di questi religiosi da rendere inevitabile una reazione da parte del governo.

I missionari ancora oggi sono convinti che la situazione politica in Eritrea è transitoria e che presto questa sarà riunita sotto la grande Etiopia che tanto ha dato loro.

Mal gliene incolga.

Stefano Pettini

missionari

hahahahaha mi dica un solo intervetno di un missionario che lavora o a lavorato in Eritrea che abbia manifestato la tendenza filo etiopica che dice lei? solo uno?

Re: missionari

Tedros il caso di Amilcare Boccuccia valga per tutti.

Lei può farsi tutte le risate che vuole, ma la realtà è che i missionari stessi non fanno mistero delle loro preferenze e si sentono spesso affermare "da quando sono arrivati questi le cose per noi sono cambiate".

"Questi" ovviamente sarebbero i nuovi governanti i quali al momento del loro insediamento hanno dovuto affrontare la questione dei missionari valutandone i beni, le proprietà e naturalmente le attività.

Come è facile capire il nuovo stato di cose ha molto scontentato una categoria che al tempo degli etiopici godeva di notevoli privilegi.

Ma il peggio è che questi non hanno mai condiviso la lotta armata per l'indipendenza giudicandola irrealizzabile e destinata a fallire a favore di un più logico rientro etiopico.

Finanche nella guerra 1998/2000 erano pronti ad accogliere a braccia aperte l'invasore d'oltre confine, ma la storia ha nuovamente condannato gli speranzosi.

Stefano Pettini

Re: missionari

A proposito di Dania Avallone:
Un articolo da leggere

Mercoledì 29 Dicembre 2010 09:05

Re: missionari

Antonio ho cancellato il testo del suo intervento perchè le vicende della signora Dania Avallone che vi sono citate sono sue private, e non hanno alcun collegamento con gli scopi di questo forum e in particolare con questo 3d.

Stefano Pettini

Re: missionari

buonasera. E' la prima volta che scrivo in questo forum. E, siccome la faziosità supera il livello di una minima decenza, sarà anche l'ultima. Solo mi preme, per amor di obbiettività, chiedere al signor MArtino, se lui ed i vari affiliati alle ong vanno in africa gratis. Credo di no, vero signor martino? al di la dei soliti commenti triti e ritriti sui luoghi comuni anti cattolici, cerco di capire se le varie ong chiedono il sacrificio del nulla avere ai propri inviati. Me lo puo' cofermare sig. martino?? Io credo lei debba andarci gratis potendosi permettere, quindi, certe rampogne. Seguo alcuni missionari, in questo forum parecchio bistrattati, come fossero la causa della cronicità del persistere di certe situazioni..sono tornati con i 4 stracci che avevano quando sono partiti. Anzi, per essere ancora più precisi, qualcuno parlava di acqua calda e trattamento quasi da spa.Davvero?? Dove?? ah, ma forse vi riferita al fatto che , al difuori dei centri principali, trovare uno straccio di tubatura non forata è quasi un miracolo?? Quindi se una missione ha i bagni che funzionamno decentemente e al quale vi accede anche la popolazione, certo è da ritenere che siano opere fatte sule spalle della povera gente.. non l'ottimizzazione delle risorse. Ah, ineffabile signor martino.. nel 1455 cosa poteva pretendere? la dichiaraizone dei diriti dell'uomo?? Il suo ragionamento è abbastanza fazioso, superficiale e scioccherello, caro signor martino.. nemmeno gli atei più integralisti lo usano più. Meno faziosità,per favore, meno speculazioni sulla pelle e sulle privazioni di chi vive e lavora la...cosa che credo lei non faccia, signor martino.

Re: missionari

giusto per dimostrare la faziosità di certi commentatori. Sto ascoltando L'africana, di Meyerbeer.."nostro è questo paese fecondo..che l'europa puo' tutta arricchir..o Nuovo mondo tu m'appartieni.." Come si puo' giudicare adesso quello che era il pensiero ed il comune sentire del 1500?? Nessuno storico pensa minmamente di farlo.. si deve ricorrere ad un augias, ad un odifreddi. ossia delirio anticlericale allo stato puro. Mi stupisce che il sig. Pettini cancelli indiscriminatamente i post che ritiene ot...lasciando altri post, forse più in sintonia conil suo pensiero, che nulla c'entrno con il forum (vedasi i post del sig. Martino)

Re: missionari

Stefano se è per questo ho lasciato anche i suoi post nonostante siano fuori tema, scortesi, contraddittori e tutto sommato incomprensibili.

Consideri questo un gesto di cortesia nei suoi confronti perchè arrivato da poco su questo forum, anche se come le promette "solo di passaggio".

Stefano Pettini

Re: missionari

Una domanda? possono, per esempio, missionari ortodossi o musulmani eritrei venire in Italia a svolgere le attività che in Eritrea svolgono i missionari italiani e con gli i diritti che lei rivendica per gli stessi?
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Sig. Stefano, le tubature che perdono acqua ci sono in gran numero anche in Italia. Per quanto riguarda il documento da me postato e datato di molti secoli, non pretendo nulla di ecczionale, ma solo la considerazione che l'Evangelo di Gesù è stato ben presto dimenticato, almeno dall'epoca di Costantino. Se rilegge il Vangelo può comprendere che non si doveva aspettare la dichiarazione dei diritti universali dell'uomo perché la chiesa vivesse un'altra prassi.
Sono stato per tre anni in Mozambico, e ho conosciuto altri missionari cattoli italiani, ebbene, la pensano nello stesso modo di 500 anni fa: i neri sono capre, ignoranti ecc. ecc. E poi hanno ammesso che sono a suo tempo stati foraggiati dal fascista Salazar.
Per quanto riguarda invece la partecipazione dei religiosi e delle religiose eritree (non italiane)
cattoliche, e non solo, alla lotta per l'indipendenza, posso testimoniare che quasi la totalità vi hanno partecipato.
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Sig. Stefano,
a proposito di "delirio anticlericale", la informo che sono psichicamente sano e non faccio uso di stupefacenti, perciò non ho manifestazioni di delirtio, come non penso per Augias e per Olifredi che Lei dovrebbe rispettare come insigni pensatori, anche se non la pensano come Lei. Per quanto riguarda l'"anticlericale", ebbene sì, sono anticlericale, nel senso che, nel rispetto delle Sacre Scritture, non posso accettare che una parte dei credenti si possa considerare separato dagli altri credenti con qualcosa in più. Per me è antienvangelico il clericalismo, per Lei non lo è, io La rispetto, ma non usi questo termine in senso spregiativo, questo non lo accetto, altrimenti lei è integralista e assolutista come le peggiori dittature, e sappiamo bene che l'integralismo esiste e come anche nel cristianesimo, in tutte le sue espressioni confessionali.

p.s.
io non posso dimenticare quella suora (italiana) che in un paese dell'Africa mi ha detto di aiutare con un sostegno alimentare i bambini colpiti dalla carestia, ma solo quelli dell'asilo cattolico e non quelli dell'asilo comunale.
E neanche posso dimenticare quella mia amica suora che è stat cacciata dall'ordine perché in Africa, come maestra, riceveva dieci volte di più come salario dei maestri locali e, siccome ha disubbidito alla superiora (italiana) distribuendo il suo stipendio ai poveri, è stat cacciata dall'ordine.
Cordialmente
Martino

Re: missionari

Una precisazione: quando vdo in Africa ci vado totalmente gratis e cerco di vivere il più possibile tra la gente e più o meno come loro. Vado a fare la spesa e mi cucino il pranzo, di solito un piatto unico. Non sono assolutamente anticattolico e non tolgo nessun merito a molti missionari che vivono spesso di stenti, ma altrettanto sono ignorati dalle istituzioni cattoliche quando non espressamente condannati. Sono solo una persona libera, che tace solo quando si rischia di danneggiare persone povere e indifese.
Nei miei post non ho inventato niente, ho solo raccontato le mie esperienze, altri avranno esperienze diverse. Quando sono in Africa non dispongo di mezzi di trasporto personali e mi muovo con i mezzi locali, anche quando sono rischiosi; se il percorso non è lungo, vado a piedi, aiutandomi con un bastone a causa della mia salute. Ci vado con i miei quattro stracci e ritorno spesso con solo due. Ho buoni rapporti con tutti e tutti quelli che mi conoscono mi vogliono bene e mi fanno grandi feste quando mi vedono.
Ho fatto anche degli errori, nonostante sia attento ad ascoltare e a capire le tradizioni e la mentalità della gente del posto, ma ho sempre accettato suggerimenti di correzione e ho anche chiesto scusa: sono di quelli che non si vergogna a riconoscere i propri errori e a chiedere scusa cercando di non ricaderci più. Perché riconosco i miei limiti di persona umana, ma anche perché sono un uomo libero.
Cordialmente
Martino

Re: missionari

da un po' di tempo non partecipavo al forum ma leggendo le affermazioni un po' "colorite" del sign. Stefano mi permetto di fare alcune riflessioni, probabilmente in sintonia con il sign Martino.
In alcuni villaggi dell'Eritrea che ho avuto il piacere di visitare (sia come turista motivato, sia come medico impegnato ad aiutare, se possibile, il popolo eritreo in collaborazione e non in opposizione con le autorità del luogo) ho notato (e avrei preferito non notare) alcune cose che mi rendono abbastanza scettico sull'attività dei missionari, sopratutto cattolici (con le dovute encomiabili eccezioni) che mi permetto di elencare:
1) l'edificio più lussuoso di un villaggio, in paramano piemontese, con fontana annessa e cisterne per acqua non assolutamente a disposizione della popolazione (che ha un unico pozzo pubblico da cui prelevare l'acqua)
2) l'asilo locale gestito dalle suore non dava ai banbini una goccia di acqua; i piccoli (che pagavano la retta) dovevano portarsi cibo ed acqua da casa mentre in struttura l'acqua, benchè raccolta in cisterne, era utilizzabile esclusivamente dalle religiose (che come diceva nella sua esperienza il sign. Martino potevano tranquillamente fare la doccia tutti i giorni)
3) nonostante la ferma opposizione di alcune suore LOCALI, la dirigenza degli istituti ha cercato di boicottare l'aiuto agli ospedali pubblici pretendendo (senza riuscirci) che gli aiuti forniti ai medici laocali andassero alle strutture gestite dai religiosi
4) le strutture religiose sono separate dalle abitazioni locali da un doppio muraglione di difesa... nonostante la totale assenza di delinquenza e di aggressività da parte della popolazione locale
5) Le strutture cattoliche non forniscono alcun aiuto alle strutture ortodosse (che rappresentano la maggior parte della popolazione) che invece vivono insieme a tutti gli altri condividendo le difficoltà che colpiscono tutta la popolazione
6) I religiosi locali hanno pochissima autonomia e tutto dipende dalle case madri prevalentemente italiane

ci sarebbero altre criticità che dimostrano come le missioni cattoliche non sempre sono quell'esempio di evangelizzazione (intesa come rispetto del comandamento più grnde che Gesù ci ha lasciato e non come mero proselitismo)
ertanto vorrei che il sign. Stefano desciva esempi concreti prima di scagliarsi contro chi' come il sign. Martino, mi pare che abbia vissuto spesso quella realtà

per ultimo (anche se non c'entra nulla) ultmamente sembra che il cattolicesimo sia sempre più dalla parte dei potenti come era da Costantino a Pio XII anche in Italia quindi... non posso pensare che difenda i diritti dei deboli nel terzo mondo

Re: missionari

Carissimi tutti
Mi spiace per le vostre esperienze estremamanete negative e che vi hanno portato a considerare criticamente l'operato dei missionari.
Per controbilanciare posso portare la mia esperienza, per modalita' analoghe a quelle di Claudio ma radicalmente opposte nelle conclusioni.
Probabilmente non abbiamo frequentato gli stessi villaggi, poichè in quelli da me visitati i religiosi e le religiose aiutano indiscriminatamente tutti, crisiani, mussulmani, ortodossi e atei.
Si prodigano a distribuire cibo, vestiario, soldi. Hanno l'acqua con le stesse modalita' della popolazione. Mangiano (se mangiano) quando e come mangiano gli altri. Ma soprattutto danno un sostegno morale oltre che materiale insostituibile.
Complessivamente, per quello che è la mia esperienza, non posso che parlare bene e ringraziare Dio che esistono persone che dedicano in questo modo la propria vita agli altri.
Un caro saluto a tutti

Re: missionari

Quello che dice Paola mi conforta..... e dimostra che la generalizzazione non paga mai..... speriamo che tutte le persone di buona volontà, di ogni confessione (e anche senza confessione) riescano a vincere il predominio di coloro che speculano sulle disgrazie altrui (indipendentemente dalla qualifica che rivestono!!) tutti noi dovremmo essere missionari su questa terra.. cioè deputati ad una missione di supporto, conforto e aiuto per coloro che, senza alcuna colpa, hanno avuto la ventura di nascere nel posto o nel luogo sbagliato

Re: missionari

Vero quello che dice Claudio, generalizzare non paga mai.

Tuttavia è una realtà anche l’atteggiamento anti eritreo assolutamente inaccettabile manifestato in maniera aperta da organizzazioni alle quali fanno capo pubblicazioni quali Nigrizia o blog come Vita.

Firme autorevoli ma assoggettate a interessi che nulla hanno a che vedere con la realtà di un paese virtuoso che merita di essere aiutato per le sue qualità e non mai per i suoi presunti insanabili bisogni.

Chi lavora e si adopera con sincerità per l’Eritrea lo fa con la consapevolezza che è un nostro preciso dovere risarcire il paese per quanto ha dovuto subire anche per colpa nostra.

Evidentemente Paola ha avuto la fortuna e il privilegio di lavorare con la parte sana dei molti operatori religiosi presenti in Eritrea, ma decisamente non sono tutte rose e fiori, e non è esagerato affermare che probabilmente è stata in contatto con quell’esigua minoranza che si può definire dura e pura.

Stefano Pettini

Re: missionari

Dalla mia esperienza in questo meraviglioso Paese, dalle amicizie e conoscenze che ho e per quello che ho visto, non credo proprio di essere entrata in contatto con un'esigua minoranza.
La maggior parte dei missionari realmente, in Eritrea come in altre parti del mondo, si comporta come dovrebbe.
Ci saranno pure casi isolati di operatori che vanno a fare i propri interessi, è giusto dirlo, con nomi e cognomi, ma non genealizziamo.
Chi opera poi in Eritrea lo fa per spirito altruistico, e non certo perchè sente il dovere di risarcire il paese per quanto ha dovuto subire anche per colpa nostra.
Il popolo eritreo, e questo lo dico per esperienza diretta, non pretende nessun risarcimento, io non mi sento assolutamente obbligata e credo che nessuno debba sentirsi obbligato, nemmeno Stefano.
Cogliamo caro Stefano quanto di buono c'è, poniamoci positivamente verso le questioni. Non nascondiamo certo i problemi, DA QUALUNQUE PARTE ESSI PROVENGNO, abbiamo il coraggio di criticare costruttivamente, togliendoci i paraocchi.
Se qualcuno non si comporta come dovrebbe, DA QUALUNQUE PARTE, ammettiamolo, proponiamo soluzioni, aiutiamo i nostri fratelli in errore a riconoscere i propri sbagli prima, e a correggerli poi.
Senza giustificare sempre e comunque chi è in linea con le nostre idee e senza cercare di screditare sempre e comunque chi non lo è.
Solo così contribuiremo nel nostro piccolo ad aiutare questi nostri amici a risolvere i propri problemi.
Perchè ammettiamolo, se siamo qui a leggere e a scrivere, in qualsiasi modo la pensiamo, è proprio per questo, perchè abbiamo a cuore questo popolo.
Un caro saluto a tutti

Re: missionari

Paola non creda che durante la mia permanenza in Eritrea non esprima in maniera più che chiara il mio pensiero a quelle parti che ritengo si comportino in modo non degno dell'abito che indossano.

Oramai con il passare degli anni e gli effetti della selezione naturale di missionari stranieri che operano nel paese se ne contano veramente pochissimi, ma è molto interessante sentire le loro opinioni direttamente dalla loro viva voce.

Soprattutto quelle di una certa suora fatta d'acciaio che opera con base in Asmara.

Lei si che ha le idee chiare sull'argomento.


Stefano Pettini

Re: missionari

Bello giocare con le parole
Cosa significa "consapevolezza che è nostro preciso dovere"
Cosa significa "selezione naturale"
Perchè screditare chi si adopera a fin di bene?
Sembra che se la gente sta male sia colpa dei missionari, delle riviste che pubblicano menzogne, degli italiani con debiti di guerra.
Ma essere più schietti no?
Perchè non dare nome e cognome ai problemi. Perchè non dire: tu padre X o suora Y, perchè ti sei comportato così? Perchè?
In coscienza Stefano sei certo che con il tuo comportamento fai il bene di chi sicuramente ami moltissimo, visto gli sforzi immani che compi quotidianamente e la passione che ti muove?
Un caro saluto

Re: missionari

Paola ci sono sempre delle profonde motivazioni personali che alimentano lo slancio che spinge ognuno di noi a dedicarsi a una qualche attività di cooperazione in Eritrea.

Molti se interrogati rispondono che a farli decidere di dedicare le proprie energie al paese è stato il rispetto provato verso le grandi capacità e potenzialità di un popolo che solo a causa di gravi ragioni di politica internazionale si ritrova in uno stato di momentanea difficoltà.

Altri animati da diverse motivazioni o provenienti da diverse precedenti esperienze descrivono il paese in maniera distorta e spesso politicizzata, non mostrano affatto di aver interpretato i cambiamenti storici del paese e si ostinano a vivere in una sorta di aspettativa che le cose “tornino come prima e si ristabilisca l’ordine”.

Fra questi troppo spesso troviamo proprio i missionari che hanno vissuto il loro lungo periodo d’oro sotto gli etiopici, che non hanno partecipato ne materialmente ne emotivamente alla lotta per l’indipendenza e alla fine non hanno accettato la nuova Eritrea libera e indipendente soprattutto quando sono stati toccati i loro interessi.

Proprio loro alimentano campagne mediatiche di odio antigovernativo, attivano iniziative di tipo politico che nulla hanno a che fare con il loro mandato pastorale, e soprattutto vivono il lacerante conflitto di dover operare in un paese che non è più il loro paradiso di prima.

I nomi di chi si è apertamente e pubblicamente espresso contro il governo dell’Eritrea sono noti a tutti e comprendono fra gli altri: Amilcare Boccuccia, Flavio Paoli, Giulio Albanese ecc.

Chi diversamente svolge da molti anni le sue attività con la massima consapevolezza e rispetto è suor Letizia che conoscendo molto bene i missionari che operano in Eritrea per conto delle svariate congregazioni, si esprime in maniera critica verso coloro che manifestano atteggiamenti e critiche assolutamente fuorvianti rispetto alla realtà del paese e comunque distanti dai comportamenti consoni alla loro condizione di religiosi in missione.

Andare a trovarla può risultare molto istruttivo.

In conclusione per "selezione naturale" intendevo fine mandato per limiti di età o di salute.


Stefano Pettini

Re: missionari

Se in qualche modo qualcuno si è riferito ai miei post, voglio precisare che non intendevo generalizzare, ho solo parlato della mia esperienza. Purtroppo non ho conosciuto molte esperienze positive, ne in Eritrea ne in altri paesi africani, e mi riferisco soprattutto ai missionari italiani, ma anche di qualche locale che ha ben appreso la lezione. Solo che dei religiosi si pensa che si debba solo pensare bene, io come cristiano questo non lo accetto. La nostra forza sta nella nostra debolezza e la confessione dei nostri peccati o debolezze (chiamateli come volete)è un atto di culto se porta ad un cambiamento.
Ho dei dubbi verso l'atteggiamento del GOE riguardo alla libertà religiosa che apparentemente c'è ma che non sempre a mio parere viene rispettata, bisognerebbe che si aprisse un dialogo franco e fraterno (molti religiosi e religiose hanno partecipato attivamente alla guerra per l'indipendenza). La repressione non alla lunga non paga e serve solo a far rinchiudere in se stessi le parti favorendo in entrambi un negativo integraqlismo.
Cordiali saluti
Martino

Re: missionari

Martino qui si discute di missionari e non di libertà di culto, tuttavia anche se questo ci conduce fuori tema vorrei precisare per l'ennesima volta che a livello individuale in Eritrea c'è la assoluta libertà di praticare qualsiasi religione.

A essere regolamentato è l'ingresso nel paese di congregazioni o sette che nulla hanno a che fare con le confessioni tradizionali che pur nelle loro sostanziali differenze coesistono da sempre in buona armonia.

A conferma di questo riporto uno stralcio dell'intervista a Yemane Ghebremeschel Direttore dell’Ufficio Presidenziale e Portavoce Ufficiale del Presidente dell’Eritrea:

D - L'Eritrea inoltre, e' accusata di essere repressiva nei confronti della libertà di culto ed e' stata responsabile di arresti di massa di fedeli che chiedono di pregare liberamente. Quale e' la risposta del Governo?

R - Sono costernato quando parla di arresti di massa dei credenti. Che cosa e' un arresto di massa? Quale e' la "massa di gente" che di tanto in tanto si presume sia stata detenuta? La realtà e' che alla gente non e' stato negato o vietato il diritto di pregare liberamente, perchè la nostra e' una società molto devota e di antiche religioni. Abbiamo fedi differenti in questo paese. Ci sono Musulmani e Cristiani.

Abbiamo perfino una Sinagoga in questa città. Se guarda al panorama di Asmara, ha la caratteristica di essere punteggiato da Moschee e Chiese adiacenti tra di loro. Come ho detto in precedenza, questa e' una società devota di forti tradizioni, fedi intrecciate e gente molto religiosa e sotto l'aspetto costituzionale, lo Stato e' laico. Perciò non ci sono problemi legali o pratiche a riguardo della libertà di fede.

Però abbiamo avuto problemi con un manipolo di "nuove religioni", una frangia di gruppi che sono estranei alla società nel suo insieme. Dobbiamo essere molto chiari in questa distinzione. I Testimoni di Jehovah, per esempio, si rifiutarono di partecipare al referendum nazionale, per decidere l'indipendenza dell'Eritrea. Il loro ragionamento era: "non riconosciamo lo Stato o Governo temporale".

Mantennero una posizione dicendo "non riconosciamo un Governo sulla terra perchè siamo responsabili soltanto davanti a Jehovah". Si opposero al servizio militare quando venne proclamato nel 1994. La reazione del Governo è stata moderata e consisteva nel rifiutare il rilascio oppure di rinnovo della licenza di lavoro ai loro membri. Perchè non si possono avere ambedue le cose: rifiutare di riconoscere il Governo e nello stesso tempo chiede un servizio legale dal Governo stesso.

Negli ultimi sette/otto anni inoltre, sono emersi piccoli gruppi. La maggioranza di questi gruppi erano beneficiari di fondi esteri segreti o non dichiarati. La maggioranza di loro agirono contro le strutture fondamentali della nazione opponendosi al servizio nazionale o infiltrandosi e seminando divisioni all'interno delle fedi tradizionali.

In seguito a questo il Governo chiese la registrazione ufficiale di tutte le religioni e la dichiarazione fedele dell'origine dei loro finanziamenti. Gli arresti episodici, che sono stati poi distorti ed esagerati, avvennero quando i membri di queste frange si riunirono illegalmente.



Stefano Pettini

Re: missionari

http://it.radiovaticana.va/news/2012/12/01/eritrea:__aiuto_alla_chiesa_che_soffre__racconta_le_difficolt%C3%A0_della_c/it1-643704



Eritrea: "Aiuto alla Chiesa che Soffre" racconta le difficoltà della comunità cristiana


In Eritrea - evidenzia il Rapporto 2012 sulla libertà religiosa nel mondo di "Aiuto alla Chiesa che Soffre" (Acs) - il personale religioso non può esimersi dagli obblighi di leva. Ai sacerdoti e ai seminaristi cattolici è concessa la possibilità di sostituire il servizio militare con un anno di servizio civile, ma sono in molti ad essere trattenuti oltre il termine previsto. Nel 2011 solo la ferma opposizione della Chiesa e la pressione diplomatica esercitata da alcuni Paesi - fra cui l’Italia - hanno impedito ad Asmara di chiamare sotto le armi seminaristi, parroci, religiosi e religiose cattolici sotto i 30 anni. La fonte anonima denuncia inoltre ad Acs gli ostacoli incontrati quotidianamente dalla Chiesa cattolica nel portare avanti il suo lavoro pastorale e caritativo. In Eritrea i cristiani – in maggioranza ortodossi - rappresentano il 47,3% della popolazione, i musulmani il 49,2%. I cattolici sono appena il 4%, ma l’opera della Chiesa è come sempre rivolta a tutti. (L.F.)

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