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Bambini morti

Ritornando dall'Eritrea in aereo meno di una settimana fa, ho conosciuto un medico e due infermiere in ritorno anche loro in Italia dopo due mesi di permanenza all'ospedale di Ginda. Erano state lì come volontari in aiuto di malati e infortunati del posto. Erano tutte e tre molto provate per come il governo finanzi la sanità pubblica. Il medico in particolare (dopo tredici anni che opera in Eritrea) mi ha raccontato un episodio paradossale e lampante.

Due settimane fa è partito il ministro della sanità eritreo per il Giappone per una conferenza. Costo della trasferta: 4000 euro. Bene, il medico ha sottolineato che con 4000 euro ci si pagano 4 anni di riso per l'ospedale (di cui hanno scarse provviste). In più, cosa ancora più sconcertante, a causa dei tagli della luce elettrica (per gli eccessivi costi, evidentemente) l'ospedale si è ritrovato senza elettricità per qualche ora, lasciando morire bambini attaccati alle macchine dell'ossigeno. Durante la loro permanenza (e sebbene i loro innumerevoli sforzi) ne hanno visti morire DUE. Il generatore non c'è. Perché invece che finanziare l'ospedale per le sue funzioni minime il ministro se ne va in vacanza in Giappone?

E' solo un esempio di come vanno le cose oggi. E questo non lo dice il Corriere, lo dice chi opera sul campo.

Re: Bambini morti

E’ proprio vero Tulipano, oggi le cose non vanno affatto bene.

Penso ai cinque milioni di euro spesi dall’Italia solo per il montaggio della Stele di Axum, penso ai cinque miliardi di dollari promessi da Berlusconi al premier libico Gheddafi, penso alle centinaia di miliardi di dollari spesi dalla amministrazione Bush per combattere un inesistente terrorismo internazionale in Afganistan, Iraq, Somalia e chissà dove altro.

Penso a tutto quello che con quei soldi sarebbe stato possibile realizzare, magari anche l’acquisto di un generatore per l’ospedale di Ghinda e riso a sufficienza.

Penso anche ai quei medici e infermieri che sanno tutto sulle trasferte dei ministri e saprebbero amministrare meglio loro l’ospedale, ma dimenticano che le macchine dell’ossigeno non funzionano con l’elettricità e che le macchine elettriche salvavita possono funzionare anche manualmente.

Tulipano da trenta anni mi occupo di queste cose in Italia e all’estero, e in Eritrea da otto anni; da allora ho steso cavi elettrici, collegato pozzi, montato gruppi elettrogeni, senza stare a sindacare su argomenti al di fuori delle mie specifiche competenze.

La mia filosofia è: “se le cose andassero alla perfezione la mia collaborazione sarebbe perfettamente inutile”.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Mi fa piaere, Stefano, sentire che finalmente anche tu dici che le cose non vanno bene in Eritrea.
Era tanto che aspettavo questo.
Quanto raccontato da quel personale sanitario e riferito d Tulipano ci fa davvero capire quanto lavoro ci sia da fare nel Paese, proprio per migliorare quelle strutture primarie indispensaili per la sopravvivenza della gente. Se il ministro eritreo ha speso i soldi pubblici andando in Giappone avrà avuto qualche buon motivo per farlo. Quello vhe però è certo è che di fronte queste situazioni (come le innumerevoli altre che si potrebbero narrare) il governo ha il dovere di esser accomodante con quanti vogliono prodigarsi nell'aiuto del popolo. Fare i giusti cntrolli, questo sì, ma rendersi anche conto delle enormi carenze e del fatto che a voler fare tutto da soli si conclude poco e male.

Re: Bambini morti

il problema è che alle volte credo quasi non vogliano che si aiuti questo paese... Noi abbiamo costruito un piccolo ospedaletto, sono 6 mesi che siamo in attesa del permesso per poter iniziare ad "operare"... ci hanno fatto delle osservazioni assurde... sono d'accordo che ci debbano essere delle regole e degli standard minimi anche lì, però mi sembra assurdo farci cambiare dei tavoli adibiti a scrivanie per la clinica perchè troppo grandi...

Re: Bambini morti

Patience quello che mi infastidisce è solo l’approccio scorretto alle problematiche eritree che naturalmente esistono e delle quali nessuno si sogna di fare mistero.

Quanto descritto da Tulipano poteva essere riportato senza voler a tutti i costi contenere il solito messaggio subliminale che vuole ossessivamente associare le sventure del paese a presunte colpe o responsabilità da parte del governo.

Il titolo del suo intervento poteva essere “Sanità in Eritrea”, contenere i dati oggettivi (buoni o cattivi che siano naturalmente) e le possibili soluzioni, invece di essere presentato con quel titolo a effetto e con quelle pretestuose considerazioni sui programmi del ministro peraltro spesati con un capitolo diverso da quello della sanità pubblica.

Manca il gruppo elettrogeno e gli alimenti sono insufficienti? Allora moltiplichiamo i nostri sforzi e cerchiamo di dare una mano in quella direzione; il resto è demagogia.

Fra l’altro la testimonianza di Tulipano è singolarmente in contrasto con quanto di positivo viene ripetutamente affermato a riguardo della sanità eritrea dai componenti dalle numerosissime equipe mediche provenienti da tutto il mondo che si alternano nel sostegno di quelle attività sanitarie che l’Eritrea sarà dichiaratamente in grado di soddisfare autonomamente solo fra alcuni anni.

In aggiunta fonti Unicef riferiscono che l'Eritrea grazie ai suoi programmi di lotta alla malaria ha realizzato un calo del 70 per cento dei casi dal 2001, e il calo di un 60 per cento dei decessi nei bambini con meno di cinque anni, inoltre figura fra i tre soli paesi dell’aerea del Medio Oriente, Nord Africa, Asia meridionale e Africa sub-sahariana che si trovano sulla via del raggiungimento del quarto obiettivo di sviluppo del millennio (Osm), che prevede la riduzione di due terzi della mortalità infantile entro il 2015.

Patience permettimi di rispondere alla tua domanda sulla cooperazione nel 3d Aiuti all’Eritrea.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Prego anche Daniela di proseguire la discussione di questo argomento su "Aiuti all'Eritrea".

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

i bambini attaccati alle macchine evidentemente erano molto più del personale, e se ne hanno salvati dieci comunque due sono morti.

non c'è conferenza che possa giustificare tale crimine.

citare altri crimini non giustifica niente.

il titolo non contiene messaggi subliminali, anzi è volutamente chiaro per far capire che difendere un regime dittatoriale malsano costa vite.

forse i messaggi subliminali li hai subiti da qualche altra parte, se lo è mai chiesto, egregio signor Pettini?

la verità fa male, lo so...

Re: Bambini morti

IL POPOLO MUORE IL PRESIDENTE ISAIAS VA A CURARSI IN ITALIA.
LO SAPEVATE?

Re: Bambini morti

Tulipano il suo ragionamento non tiene poiché la equazione ministro in missione = due (ipotetici fino a prova contraria) bambini morti, è capziosa e del tutto fuorviante.

Inoltre la invito a non usare su questo forum espressioni come “regime dittatoriale malsano” cosi come frasi del tipo “forse i messaggi subliminali li hai subiti da qualche altra parte” o “la verità fa male, lo so...” che sono solo provocatorie.

Espressioni del genere oltre a essere unicamente sue personali opinioni non possono sostituirsi a un serio contraddittorio che evidentemente non è in grado di sostenere.

Il forum di Eritrea Eritrea è uno dei pochissimi spazi a disposizione di voglia esprimersi sulla questione eritrea, lo utilizzi con proprietà altrimenti se non le aggrada emigri pure altrove senza disturbare chi, anche con opinioni non in linea con quelle espresse dal sito, vuole confrontarsi in un dibattito serio e rispettoso.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

David la premessa al forum è che: “ …i contributori rimarranno i soli responsabili dei propri scritti che saranno comunque rimossi senza spiegazioni se ritenuti: falsi nei contenuti, volgari, fuori tema, offensivi, provocatori o diffamatori”.

La sua affermazione “Il popolo muore il presidente Isaias va a curarsi in Italia” è falsa nei contenuti, fuori tema, provocatoria e diffamatoria.


Stefano Pettini

Re: Bambini morti

E Asmara ha ottimi rapporti con l' Italia tanto che il suo presidente Isayas Afeworki, viene spesso in visita privata, per curarsi, nel nostro Paese

http://archiviostorico.corriere.it/2008/settembre/05/Torna_casa_obelisco_Axum_operazione_co_9_080905038.shtml

informazione non disinformazione. e libero di bannarmi ma questa e la verita scomoda ma vera

Re: Bambini morti

David l'articolista del Corriere Massimo Alberizzi, in base a quanto riferito da fonti ufficiali eritree, ha scritto il falso.

La invito a leggere l'articolo "Una nuova pagina di falsità e disinformazione" pubblicato su Eritrea Eritrea dove vengono descritti con dovizia di particolari i difficili rapporti tra il giornalista stesso e l'Eritrea.

Nessuna verità vera dunque, ma gratuita falsità.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

tutto cio che viene scrito che non siano del suo parere e falso?

http://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_umani_nell'Africa_subsahariana


immagino che anche questa sia falsa

Re: Bambini morti

David ha ragione, anche quanto scritto su Wikipedia alla voce "diritti umani in Eritrea" (che devo ammettere non avevo notato) è pressochè tutto falso, del resto chiunque può scrivere ciò che vuole su Wikipedia e fa parte del gioco accettare o meno quanto ivi riportato in forma sempre rigorosamente anonima.

Tra l'altro ho notato anche alcuni grossolani errori scritti più o meno in buona fede:

- l'Eritrea non ha attaccato l'Etiopia

- la guerra è stata fermata non quando l'Etiopia stava per attaccare Asmara, ma quando l'Eritrea stava per disintegrare ancora una volta l'apparato militare etiopico(leggere relativo articolo su Eritrea Eritrea)

- l'Eritrea ha accettato le decisioni della Commissione Confini respinte dalla sola Etiopia

- i bambini non vanno a Sawa; del resto a 18 anni, come scritto nello stesso articolo, non si è più bambini

La disinformazione pilotata segue ogni possibile strada e sfrutta ogni opportunità, ognuno poi è libero di scegliere la fonte da cui abbeverarsi.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Ora certo non possiamo dire che sia tutto falso, daltronde persone stimate e di un certo livello che vengono periodicamente in Italia confermano molte di quanto scritto (anche se in modo impreciso e colorito) su wikipedia.

Particolarmente evidente è la politica anti-clericale (e dunque non semplicemente laica) che anima il governo eritreo.

Le espropriazioni di terre, immobili e attività di supporto sociale sono all'ordine del giorno facilitate anche da un censimento obbligatorio effettuato nell'estate dell'anno scorso con cui il governo ha preteso schedare tutti i beni ecclesiastici per essere poi facilitato nell'esproprio.

Inoltre numerosi sono gli ammonimenti di giovani ritornati da Sawa a loro coetanei in partenza; li si avvisa di fare estrema attenzione nel dichiarare la propria fede religiosa con persone che non siano estremamente fidate. I racconti narrano di spie (ragazzi come loro) che diffondono annunci di false catene di preghiera (molto diffuse sia fra cattolici che ortodossi che protestanti); tutto ciò al fine di conoscere e tenere meglio controllati elementi potenzialmente sovversivi e poco legati alle idee di governo.

Inoltre, come scritto su wikipedia, non è possibile ricorrere alla giustizia. Ed effettivamente ci si può chiedere come questo sia possibile se, nonostante la presenza in Asmara della Hight Court, alla base dello Stato non c'è una Costituzione approvata e rispettata ed un sistema di diritto che promana da essa.

Re: Bambini morti

Patience l’arte della propalazione di notizie aventi lo scopo di screditare una persona, una istituzione o come in questo caso un governo, si basa sulla abile mescolanza di notizie in qualche modo vere con altre assolutamente false.

Il trucco sta nella capziosità di ragionamenti che sfruttando parole scelte opportunamente o vari accorgimenti lessicali portano chi legge a trarre conclusioni distanti dalla realtà ma apparentemente logiche.

Wikipedia come detto non fa praticamente testo quando si tratta di aree del sapere diverse da quelle del sapere scientifico e soggette a diverse pressioni, orientamenti e possibili diverse interpretazioni.

Quanto alla politica del governo eritreo trovo non sia affatto anticlericale, ma semplicemente attenta a proteggere gli interessi del paese dai ripetuti e comprovati tentativi di infiltrazione di sette religiose aventi scopi occulti e che nulla hanno a che fare con le confessioni tradizionali.

Ma di questo abbiamo gia detto su Eritrea e religione.

Per quanto riguarda la gestione delle proprietà dei religiosi devo ritenere che probabilmente il riferimento fosse a quelle degli stranieri che costituiscono un caso un po’ a parte che eventualmente potrebbe essere affrontato su Eritrea e religione.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

In poche parole c'è lanno tutti contro questo governo democratico , giusto sig, Stefano?

Re: Bambini morti

Sbagliato sig. David la lista di coloro che nutrono risentimenti nei confronti del governo dell'Eritrea è limitata a quelli che credendo di rodere un boccone facile si sono ritrovati con i denti rotti nel tentativo.

Vorrei comunque ancora una volta sottolineare che è improprio riferirsi al governo eritreo come se fosse una entità a se stante e che conseguentemente è il popolo eritreo stesso a risultare indigesto ad alcuni, pur rimanendo uguale la ragione di tale sentimento.

Ho conosciuto molta gente che avendo creduto di essersi meritata una posizione di vantaggio e privilegio per meriti derivanti dal proprio lungo impegno a favore del paese è poi rimasta amaramente delusa divenendone improvvisamente nemica giurata.

Chi fa più chiasso ora a riguardo dell'Eritrea nel vano tentativo di screditarla fa sempre parte di questa ristretta compagine di frustrati, tutti gli altri amano l'Eritrea molto silenziosamente o altrettanto silenziosamente la ignorano.

Stafano Pettini

Re: idee sull' eritrea e...grazie Stefano

apprezzo molto lo sforzo di Stefano di far conoscere la situazione eritrea,ho stima della sua coerenza e del suo approccio razionale,puntuale ad ogni questione che viene posta. condivido e capisco meno coloro che dietro a pseudonimi vari,non fanno altro che sparlare di un paese ricorrendo sempre ad una aneddotica personale e mai riscontrabile o provabile.Nelle vostre argomentazioni,cari amici,mancano sempre considerazioni che vadano al di la del metro quadro della vostra esperienza. Anch io vado spesso in eritrea ed ho visto bene con i miei occhi i molti problemi che ci sono, le delusioni ed il senso di frustrazione di molti giovani.Ma io so bene lo storia di questo paese, il contesto in cui si e' sviluppata:conosco anche la situazione internazionale e le dinamiche distruttive che da vari lustri stanno macinando le economie del terzo mondo.
L'Eritrea ha intrapreso una strada sua,per certi versi originale,come e' sempre stata particolare ed originale la sua storia. credo che bisogna conoscere questo percorso ed essere adeguatamente informati. Solo cosi si possono avere i termini per valutare cio che accade in quel paese ed, eventualmente anche criticare o sostenere. Stefano riamne una delle pochissime fonti a cui attingere. E' chiaro il suo punto di vista e nulla fa per nasconderlo. io cerco di capire questo paese perche' lo amo, non ho fretta di sputare sentenze.Mi incuriosisce la sua capacita' da sempre di trasformare la sua dignita',la sua rettitudine ed il culto per la PROPRIA indipendenza,in una sorta di programma politico e non,invece, in un vago, richiamo retorico!E' un modello di riscatto che lo si voglia o no! In questo cammino ci sono errori,forzature,eccessi di natura,diciamo,ideologica?questo e' da capire! Pero', a volte ,succede,che le idee diverse dalle nostre, siano sempre un eccesso,una forzatura o una stortura,vero???...Comunque grazie stefano e continua.. LUIGI

Re: Bambini morti

Usare gli pseudonimi è una necessità visto che dire qualcosa contro il bellissimo e democraticissimo REGIME DITTATORIALE del Signor Isaias Afwerki comporta la prigione per chi è eritreo e il divieto di mettere i piedi nel Paese per chi eritreo non è.
Il giudizio appena espresso non è mio solamente ma riferito dalla comunità internazionale e da chi si occupa di politica internazionale. Visto che a noi il governo eritreo non sta molto simpatico, ma della gente che soffre abbiamo molta cura, siamo costretti ad usare questi espedienti (come peraltro fanno tutti o quasi i profughi sparsi per il mondo), per continuare il nostro lavoro.

Certamente i problemi a livello internazionale che stanno avendo delle ripercussioni sia sul mondo occidentale che sui Paesi in via di sviluppo (Eritrea compresa) colpiscono questi ultimi in modo molto più pesante e rilevante. Ed infatti qui non si incolpa il governo eritreo del fatto che il prezzo del pane aumenta!
Qui si parla di scelte di politica economica e sociale ben definite, scelte che ad avviso di molti, me compreso, sono profondamente errate.
Mantenere l'indipendenza del proprio Stato e della propria popolazione non significa isolarsi dal mondo e vedere Stati nemici ovunque. Continuando in questo atteggiamento e ingenerando nella popolazione un clima di timore, insicurezza, costante minaccia il governo fa il proprio interesse: ovvero mantenersi in carica! Ma così facendo gli eritrei saranno condannatati all'insicurezza, al costante timore, all'insicurezza perenne. E, così come succede per il singolo individuo che ha bisogno di affetti e legami sociali, una Nazione sola, isolata ed in costante tensione rischia di sgretolarsi su se stessa. Non sarà mai "qualcuno" all'interno del mondo.

Non bisogna dunque confondere le politiche a breve termine che possono essere giuste o sbagliate ma i cui effetti si sentono nel breve periodo, con un atteggiamento volto ad instaurare un clima volto al solo mantenimento delle cariche istituzionali ma destinato a condannare la popolazione ad una sorte di mediocrità.

Re: Bambini morti

"Qui si parla di scelte di politica economica e sociale ben definite, scelte che ad avviso di molti, me compreso, sono profondamente errate".

Molto bene Patience ora siamo tutti in attesa di conoscere i programmi alternativi che lei e "i molti altri" avrete certamente elaborato per prumuovere un sano sviluppo dell'Eritrea.

Spero però che questi vostri progetti non siano ispirati alle teorie presentate in passato da varie compagini politiche internazionali che suggerivano con insistenza al governo eritreo di accettare l'idea che era meglio fare "piccole concessioni" territoriali all'Etiopia come Badme e Assab per ricavarne in cambio una maggiore considerazione in campo internazionale e meno grane di confine.

A fare questo tipo di pressioni, fra le altre, c'era anche la illuminata e democratica Italia che per risolvere vecchie questioni aveva gia sperimentato questo metodo nel 1975 con il trattato di Osimo.

L'Eritrea però, che diversamente dall'Italia è orgogliosa e coerente, non ha mai accettato e mai accetterà compromessi del genere; come non ammirare tanta determinazione e dedizione?

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Non penso che parlare di sviluppo socio economico significa concedere delle città o dei pezzi di terra al tuo maggior nemico. E' chiaro, però, che prima o poi questa situazione bosognerà risolverla se si vuole un po' di stabilità.

Per intanto si potrebbe evitare la chiusura totale dell'economia (autosussistenza) visto che l'Eritrea ha pochissime risorse. Questo non significa vendere il proprio Stato e popolo agli stranieri ma usare un po' di cervello e rendersi conto che da soli non si va da nessuna parte.

Poi direi che il governo potrebbe anche finirla di dire che il nemico è ovunque: ovvero smettere di inculcare nella gente il sentimento di continua paura e di vedere tutto nero. Questo, come ho già detto, è funzionale solamente al governo che usa questa strategia per mantenere il potere. Se la gente è sfiduciata e vede tutto nero è come un individuo ammalato di depressione: non farà mai niente!
Sarebbe meglio darsi da fare, crescere e poi, se davvero ci sarà un pericolo, combattere.
Il governo eritreo sostine di avere nemici dappertutto: Etiopia, Gibuti, Yemen, a tratti anche il Sudan...E tutti sarebbero interessati a una strisciolina di terra? Mettiamo anche che così fosse: ragionando in questo modo non si avrà mai una fine! E allora la gente eritrea come dovrebbe vivere? Sempre col terrore di essere anientata?

E' bene che il popolo, forte di una sua identità, trovi la propria strada per emergere all'interno del corno d'Africa come realtà esistente e indipendente: il processo non è facile, ma non credo che chiudersi a riccio gridando contro qualsiasi Stato ti tocca sia il modo giusto per emergere.

Re: Bambini morti

Il governo eritreo non sostiene affatto di avere nemici dappertutto e gode di buoni rapporti oltre che con molti paesi occidentali sia con lo Yemen che con il Sudan che considera l’Eritrea un elemento centrale di riferimento per la pace nel Corno d’Africa in generale e nel Sudan stesso in particolare.

E’ inoltre falso affermare che l’Eritrea non ha risorse, la verità è le sarebbe necessaria la tranquillità per poterle sfruttare.

Quanto poi alla “autosussistenza” bisogna considerare che la alternativa sarebbe la dipendenza... o voi che vi occupate di cooperazione conoscete altre possibili soluzioni?

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

il commercio per esempio?

Re: Bambini morti

Il commercio è stato la punta di diamante della economia Eritrea nel periodo dell'immediato post indipendenza quando il paese per le sue capacità e la sua lungimiranza in campo economico si avviava a ricoprire il ruolo di Svizzera del corno d'Africa.

Come abbiamo gia analizzato al momento il commercio è penalizzato dalla necessità di valuta pregiata che l'Eritrea non possiede, la alternativa praticabile sarebbe quella di accedere in maniera massiccia al credito estero però le esperienze negative di moltissimi altri paesi africani hanno fatto ritenere questa opzione non praticabile.

Molte speranze sono riposte nell'estrazione mineraria che dovrebbe cominciare a dare i suoi frutti entro biennio 2009/2010.

Auguriamoci che le cose vadano per il verso giusto.


Pettini Stefano

Re: Bambini morti

Girando in rete m'imbatto in questo sito, in questo forum e infine in questo specifico post e scopro che si parla anche di me e quindi non posso tacere.

Mi sento in dovere di inserire alcune precisazioni dato che, pur apprezzando molto le intenzioni del messaggio di Tulipano, devo ammettere per dovere di cronaca che è stato estremamente approssimativo nel riportare la conversazione che evidentemente abbiamo avuto in aereo.

Innanzi tutto è lapalissiano che non possiamo essere informate dei bilanci esatti del Ministero della Salute e quindi sapere quanti soldi ha speso, non il ministro, ma un funzionario del ministero per il suo viaggio, del quale comunque continuo a chiedermi l'utilità e del quale lui stesso ci ha parlato, altrimenti non vedo come ne sarei venuta a conoscenza lavorando circa 12-16 ore al giorno in ospedale.
Comunque, ribadisco che si trattava di una conversazione nella sala d'attesa di un aereoporto in cui parlando dei problemi dell'ospedale, che sono innumerevoli, si è considerato come indiscutibilmente si potrebbero tagliare spese inutili (vedi anche viaggi e spostamenti vari)per offrire la possibilità di avere,ad esempio, la fornitura annua (indispensabile per l'apporto proteico ai bambini malnutriti) di lenticchie che costa solo 1000 euro.
Tanto per dirne una, ma potrei continuare l'elenco delle necessità, che ne direste di avere medici in ospedale, o magari un generatore funzionante, oppure un'ambulanza con la benzina,....

Il medico di cui parla Tulipano non sono tredici anni che viene in Eritrea, bensì alla tredicesima missione nell'arco di due anni.

Inoltre le missioni sono di 5 settimane e non due mesi e noi eravamo due medici e un'infermiera.

Piccole precisazioni, ma dovere di cronaca e onestà.

Inoltre...
"Penso anche ai quei medici e infermieri che sanno tutto sulle trasferte dei ministri e saprebbero amministrare meglio loro l’ospedale, ma dimenticano che le macchine dell’ossigeno non funzionano con l’elettricità e che le macchine elettriche salvavita possono funzionare anche manualmente."

Molto bene... allora visto che lei sa meglio di me come funziona l'erogazione dell'ossigeno all'ospedale di Ghinda mi potrebbe spiegare come farle funzionare manualmente così alla prossima missione non sarò così sprovveduta da farmi morire i pazienti? Grazie

Re: Bambini morti

Moma,
permettimi di darti un consiglio: Non fare riferimenti troppo precisi a persone, luoghi, esperienze vissute. Questo forum non sappiamo chi lo legge, e visto il modo d'agire del governo eritreo e dei suoi sostenitori può darsi che ti venga impedito di ritornare in Eritrea. Questa è la dittatura.

Re: Bambini morti

Moma la ringrazio per il suo intervento anche se per certi versi non fa che confermare l’esistenza di una curiosa tendenza degli operatori impegnati in progetti di cooperazione con l’Eritrea a trasformarsi in esperti di economia gestionale e politica internazionale.

Mi domando come è possibile in pochi mesi di assiduo lavoro quotidiano ritenere aver compreso a fondo la complessa realtà eritrea tanto da sentirsi in grado di esprimere giudizi sul governo e sul suo operato.

Quali sarebbero poi le tanto apprezzate “intenzioni di Tulipano”? Quelle di strumentalizzare una disgrazia al fine di dimostrare inconsistenti paralleli con i viaggi all’estero di un funzionario di governo?

Gli ospedali in Eritrea sono spesso il frutto di cooperazioni con governi stranieri, costruiti e attrezzati con tecnologie ancora sconosciute nel paese, e vanno avanti prevalentemente grazie all’insostituibile collaborazione di personale altamente qualificato come lei, che senso ha parlare delle lenticchie, dei gruppi elettrogeni, delle ambulanze e di tutte le altre cose che sarebbe bello avere come se questo dipendesse dalla volontà degli eritrei.

Gli ospedali così come sono gia rappresentano un traguardo impensabile nel resto dei paesi del Corno d’Africa, perché rovinare tutto facendo credere che vi sia da parte delle autorità eritree trascuratezza nei confronti di tutto questo lavoro realizzato con l’impegno di tante persone.

Personalmente continuo a essere dell’opinione che qualunque persona decida di offrire il suo contributo umano e di conoscenza al bene di un paese in crescita e in difficoltà dovrebbe astenersi dal prendere posizioni politiche o di parte, soprattutto se pubbliche, preferendo un atteggiamento neutrale e super partes.

Naturalmente i contenuti di una chiacchierata informale all’aeroporto non rientrano in questa fattispecie, ma questi, resi involontariamente pubblici, e il tenore del suo intervento nel forum avvalorano la mia sensazione iniziale che anche lei abbia subito la influenza negativa di gente che ha interesse a diffondere una immagine degradata dell’Eritrea.

Quanto ai macchinari per l’erogazione dell’ossigeno presso l’ospedale di Ghinda ha ragione non li conosco, ma conosco bene il mio lavoro e posso assicurarle che quando si sceglie di utilizzare apparecchiature salvavita in paesi dove la fornitura di energia elettrica è notoriamente quanto forzosamente discontinua, ci si premunisce con procedure alternative da attivare in caso di bisogno.

Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Grazie Patience, terrò molto in considerazione il tuo consiglio.
In realtà non ho scritto più di quello che già aveva scritto Tulipano, volendo era già possibile risalire a noi, non c'è nessun'altro a Ghinda.
Inoltre ho espresso un'opinione tranquillamente applicabile anche al nostro Paese, se pensiamo a quanto denaro si spreca nei nostri ministeri invece di potenziare i servizi al cittadino.
Certamente tali sprechi hanno ripercussioni diverse in base alle condizioni di partenza del paese.

Re: Bambini morti

Rispondo passo passo alla sua replica perchè ho come la sensazione di essere stata evidentemente travisata:

"Moma la ringrazio per il suo intervento anche se per certi versi non fa che confermare l’esistenza di una curiosa tendenza degli operatori impegnati in progetti di cooperazione con l’Eritrea a trasformarsi in esperti di economia gestionale e politica internazionale."

Non mi sono in nessun caso proclamata esperta d'economia, credo solo (e questo vale per tutti i governi, non solo quello Eritreo) che gli sprechi esistano e vadano limitati.
Le assicuro che la mia presenza in Eritrea si limita sempre solo ed esclusivamente al mio lavoro. Ciò non esclude che io abbia occhi per osservare e un cervello per pensare e che ami usarli.

"Mi domando come è possibile in pochi mesi di assiduo lavoro quotidiano ritenere aver compreso a fondo la complessa realtà eritrea tanto da sentirsi in grado di esprimere giudizi sul governo e sul suo operato."

Lei non sa in che modo io abbia acquisito la mia conoscenza sull'Eritrea e quanto essa sia approfondita.
Ritengo, altresì, che anche fosse molto limitata ciò non significa che io non possa esprimere un'opinione (peraltro espressa in uno scambio d'idee in aeroporto e non di fronte ad una platea o in vest ufficiali che non mi competono)e laddove venissi contraddetta in modo convincente anche cambiare tale opinione. Non è forse questa la base della conoscenza?

"Quali sarebbero poi le tanto apprezzate “intenzioni di Tulipano”? Quelle di strumentalizzare una disgrazia al fine di dimostrare inconsistenti paralleli con i viaggi all’estero di un funzionario di governo?"

Ho ritenuto, armata di buona fede, che Tulipano avesse l'intenzione di dare voce ad una testimonianza, non credo volesse strumentalizzare la morte di nessuno, anche perchè non vedo per quale ritorno personale lo avrebbe dovuto fare. Ma sulle intenzioni possiamo solo entrambi fare delle ipotesi non essendo ancora in grado di leggere la mente, magari sbaglio, o magari sbaglia lei... chi può dirlo?

"Gli ospedali in Eritrea sono spesso il frutto di cooperazioni con governi stranieri, costruiti e attrezzati con tecnologie ancora sconosciute nel paese, e vanno avanti prevalentemente grazie all’insostituibile collaborazione di personale altamente qualificato come lei, che senso ha parlare delle lenticchie, dei gruppi elettrogeni, delle ambulanze e di tutte le altre cose che sarebbe bello avere come se questo dipendesse dalla volontà degli eritrei."

L'ospedale di cui parlo è attrezzato al minimo, tutte attrezzature che il personale locale sa far funzionare benissimo.
Ha senso parlare di lenticchie perchè senza i bambini muoiono, ha senso parlare di ambulanza perchè è utile laddove arrivi un paziente che va trasportato in una struttura più attrezzata, ha senso parlare di medici perchè uno solo non basta, ha senso parlare di tutto ciò perchè si parla di salute, un diritto fondamentale.

"Gli ospedali così come sono gia rappresentano un traguardo impensabile nel resto dei paesi del Corno d’Africa, perché rovinare tutto facendo credere che vi sia da parte delle autorità eritree trascuratezza nei confronti di tutto questo lavoro realizzato con l’impegno di tante persone."

Non mi pare di aver scritto che non ci sia impegno da parte del governo nell'opera di miglioramento della sanità, ho solo scritto che le problematiche sono tante e che si potrebbe fare di più per affrontarle.Dire che si potrebbe fare di più non vuol dire affermare che c'è completo disinteresse, non mi permetterei mai, anche perchè non sarebbe la verità.
Se questo forum parlasse dell'Italia potrei dire cose analoghe, non ho intenti persecutori nei confronti dell'Eritrea in particolare, anzi.

"Personalmente continuo a essere dell’opinione che qualunque persona decida di offrire il suo contributo umano e di conoscenza al bene di un paese in crescita e in difficoltà dovrebbe astenersi dal prendere posizioni politiche o di parte, soprattutto se pubbliche, preferendo un atteggiamento neutrale e super partes.

Naturalmente i contenuti di una chiacchierata informale all’aeroporto non rientrano in questa fattispecie, ma questi, resi involontariamente pubblici, e il tenore del suo intervento nel forum avvalorano la mia sensazione iniziale che anche lei abbia subito la influenza negativa di gente che ha interesse a diffondere una immagine degradata dell’Eritrea."

Lei mi offende profondamente insinuando che le mie opinioni personali siano frutto di un'indottrinamento da chissachi, la informo invece che si trova a dialogare con una persona dotata di cervello a cui piace usarlo in piena autonomia.
Non mi permetterei mai di fare dichiarazioni pubbliche contro il governo eritreo e ritengo di eseguire in quello splendido paese il mio lavoro nel modo più super partes possibile, l'unica politica che seguo è quella della medicina e della salute per tutti.
Come anche lei ha scritto, non avrei mai creduto che una breve conversazione in aereoporto sarebbe finita su internet, ho ritenuto intervenire proprio per puntualizzare i termini di quella chiacchierata e ovviare a possibili fraintendimenti.
Avessi desiderato infangare il governo eritreo avrei io stessa scritto a riguardo certamente con toni diversi da quelli che sto usando qui. Ma non è il mio caso.
Ritengo, però, altrettanto dannoso non voler vedere i problemi che sono comunque presenti nel paese.


"Quanto ai macchinari per l’erogazione dell’ossigeno presso l’ospedale di Ghinda ha ragione non li conosco, ma conosco bene il mio lavoro e posso assicurarle che quando si sceglie di utilizzare apparecchiature salvavita in paesi dove la fornitura di energia elettrica è notoriamente quanto forzosamente discontinua, ci si premunisce con procedure alternative da attivare in caso di bisogno."

Non capisco questa risposta. Intende forse dire che dovrei essere io a portare nella mia valigia le bombole d'ossigeno?


Da questa risposta capisco che lei forse non ha interesse a capire quali sono le mie idee, ha solo letto che facevo delle critiche e ha deciso che sono una nemica del governo eritreo e quindi sempre da contraddire. Le dovrebbe venire in mente che forse a volte anche lei, come tutti gli esseri umani, sbaglia a dare giudizi troppo affrettati.

Re: Bambini morti

Moma tengo nella massima considerazione la sua intelligenza, le sue opinioni e soprattutto i suoi indiscussi “meriti operativi” che sgomberano certamente il campo da qualunque dubbio sulle sue qualità morali e professionali.

Mi scuso se involontariamente l’ho offesa, ma scrivendo di influenze negative non intendevo affatto insinuare che lei possa aver subito indottrinamenti, quanto riferirmi a involontari errori di interpretazione indotti da una certa ben delineata corrente di pensiero che come ho gia scritto punta al mero discredito del paese e delle sue istituzioni attraverso un sottile stillicidio di illazioni.

A giudicare dalle sue osservazioni però credo di poter affermare che non deve aver avuto il tempo di leggere Eritrea Eritrea approfonditamente cosi forse come non deve aver letto tutti gli scambi di opinione presenti nel forum altrimenti non le sarebbe sfuggito che nessuno sostiene, e men che mai io, che in Eritrea non vi siano problemi, anche gravi, ma che la differenza di opinione è concentrata sulle reali ragioni che hanno portato una giovane e promettente nazione alle condizioni attuali.

Detto questo vorrei sottolineare che sarebbe estremamente utile per tutti noi se volesse approfondire le tematiche legate al suo lavoro nel paese proprio per far si che tutto quello che di buono viene fatto in Eritrea trovi il modo di essere apprezzato e se possibile sostenuto anche qui da noi.

Per concludere vorrei uscire dall’inciampo dell’ossigeno di Ghinda chiarendo che non mi aspetto certamente che lei o qualunque altro operatore si faccia carico delle carenze strutturali dell’ospedale, ma che se ne parli in maniera costruttiva per arrivare a una possibile soluzione.


Stefano Pettini

Re: Bambini morti

Innanzitutto, grazie per aver messo un punto alla discussione che mi era sembrata essere ormai basata più su fraintendimenti che su reali contenuti.

Mi farà senz'altro piacere approfondire le tematiche riguardante la salvaguardia della salute in Eritrea, ambito in cui, nonostante le problematiche siano tante, il paese sta facendo passi da gigante.

Ammetto che, in effetti, non ho letto moltissimo del sito anche perchè la mia attenzione è stata catturata quasi subito da questo post trovandomene mio malgrado coinvolta.
Ovviamente sarà mia cura, oltre che un piacere, leggere più approfonditamente Eritrea Eritrea.

In effetti il problema della mancanza di elettricità è abbastanza spinoso, non solo per l'ossigeno, che sarebbe di più facile soluzione con le bombole. Purtroppo è un dato di fatto con cui bisogna fare i conti, nonostante sia davvero dura accettarne le conseguenze.

Re: Bambini morti

Sul fatto che chiunque possa leggere ciò che si scrive sul forum, è vero che chiunque allo stesso tempo può scrivere ciò che vuole e sotto qualsiasi nome. Pertanto non vedo il motivo di preoccuparsi di eventuali spionaggi all'interno del forum.

Re: Bambini morti

Ciò che dici è vero per l'Italia (e non del tutto) ma per nulla in Eritrea. E' per questo che bisogna fare attenzione: perché rischi di non ritornarci in Eritrea.

Re: Bambini morti

vogliamo chiedere a Tulipano che tipo di servizi sanitari ha ereditato il Governo Eritreo il 24 Maggio del 1991 ed a quale livello si trova oggi? la mal sanita purtroppo esiste dovunque. Tulipano di soloto i ghiri vanno in letargo per un certo periodo ma tu proprio li batti.